No a riscritture della storia

"Conoscere la tragedia il cui ricordo è ancora vivo ci aiuta a comprendere le tante sofferenze che si consumano alle porte dell'Europa che coinvolgono popoli a noi vicini", ha aggiunto Mattarella, "Domani in moltissime località verranno ricordati le donne e gli uomini, i civili e i militari, i sacerdoti che contribuirono al riscatto del nostro Paese".
"Festeggiare il 25 aprile - giorno anche di San Marco - significa celebrare il ritorno dell'Italia alla libertà e alla democrazia, dopo vent'anni di dittatura, di privazione delle libertà fondamentali, di oppressione e di persecuzioni. Significa ricordare la fine di una guerra ingiusta, tragicamente combattuta a fianco di Hitler. Una guerra scatenata per affermare tirannide, volontà di dominio, superiorità della razza, sterminio sistematico". Lo afferma il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia di Vittorio Veneto.
Stamattina Mattarella ha deposto una corona di alloro all'Altare della Patria, dando così inizio alle celebrazioni ufficiali del 25 aprile, la 74esima Festa nazionale della Liberazione dal nazifascismo. Presenti il premier Giuseppe Conte, la ministra della Difesa Elisabetta Trenta, le alte cariche dello Stato, la sindaca di Roma Virginia Raggi, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.
A Milano alle 14:30 partirà il tradizionale corteo, da Porta Venezia a piazza Duomo. Per tutta la mattina si svolgeranno commemorazioni in vari punti della città da parte delle istituzioni e dell'Anpi.