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Titolo V: Regioni vere rappresentanze dei territori

Scritto da Sara Valmaggi.

Sara ValmaggiL’incontro tra la Conferenza delle Regioni e la Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative, sul tema delle riforme costituzionali, che si è tenuto ieri a Roma, è stato proficuo: è emersa chiaramente la necessità che le Regioni debbano saper fare un passo avanti, non favorendo l’idea di una battaglia di sola difesa dell’esistente e meramente corporativa. Le Regioni, nell’ambito del processo di riforma costituzionale, potranno aspirare a rappresentare a pieno i territori se sapranno, a loro volta, riconoscere spazi di autonomia agli enti locali.
Per questo l’obiettivo di trovare una sintesi positiva, anche con i Comuni, rappresenta un’occasione per aprire un’interlocuzione fruttuosa con Governo e Parlamento, al fine di migliorare la riforma proposta. Sicuramente c’è unità di intenti rispetto a una modifica che possa garantire una rappresentanza nel Senato delle autonomie locali e delle comunità regionali, proporzionale al numero degli abitanti delle singole regioni. Inoltre, è necessario chiedere un elenco particolareggiato delle competenze esclusive di Stato e Regioni, anche per evitare nuovi contenziosi, a partire da temi cardine come il governo del territorio, la tutela della salute, e soprattutto, anche in previsione della costituzione delle Città metropolitane e delle aree vaste, la riorganizzazione e la revisione degli enti locali.Nel frattempo il Pd ha deciso che domani, mercoledì 16 aprile, durante la seduta del Consiglio regionale sul dibattito sulle riforme, presenterà un proprio ordine del giorno che riaffermerà i valori del regionalismo e il sostegno al mantenimento di competenze differenziate in relazione agli indici di virtuosità delle singole Regioni, come alternativa utile a rivendicazioni irrealistiche di specialità per la Lombardia.
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