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Cybersecurity, rischi ed opportunità

Scritto da Rosy Cinefra.

Rosy Cinefra
Intervento di Rosy Cinefra (Responsabile Dipartimento Digitale del PD Milano Metropolitana) svolto al dibattito “Cybersecurity, rischi ed opportunità nell’economia del futuro” alla Festa dell’Unità a Milano.

In un’economia sempre più pervasa dal digitale (internet, mobile, internet of things, automazione, big data, cloud ecc.) ed interconnessa aumentano i rischi cyber a cui siamo esposti; gli attacchi informatici sono milioni al giorno.
A tale proposito è veramente impressionante la mappa degli attacchi in tempo reale (Cyberthreat real-time map) sul sito di Kaspersky che vi invito a vedere per curiosità; attacchi che possono causare danni notevoli, ad esempio di recente quasi sicuramente avrete sentito parlare del worm Wannacry, che ha colpito 300,000 computer in più di 150 Paesi, , colpendo sia il servizio sanitario nazionale della Gran Bretagna che ha dovuto sospendere alcuni servizi, sia diverse importanti società telefoniche, di logistica, bancarie, e di utilities, o dell’attacco che ha colpito infrastrutture vitali in Ucraina lo scorso giugno.
L’allargamento del cyberspace crea mercati più ampi ed aperti ma nel contempo tale apertura rende più vulnerabili i sistemi informatici su cui esso si basa. Sistemi che spesso contengono dati importanti, sensibili che possono essere rubati o copiati senza che ce ne accorgiamo. Pensiamo al caso di un conosciuto portale di servizi internet, per cui solo nel 2016 abbiamo scoperto che nel 2013 sono stati hackerati oltre un miliardo di account e sono stati sottratti i dati degli utenti (tra cui nomi, password, date di nascita, domande segrete).
Ciò rende sempre più evidente la necessità di un piano strategico per la sicurezza informatica, che è un processo molto complesso che richiede una collaborazione stretta tra pubblico, privato e ricerca che è quello che molti Paesi avanzati stanno facendo.
La difesa del cyberspace e una adeguata protezione dei dati sono essenziali per mantenere ed aumentare la fiducia degli utenti digitali, per mantenere una buona reputazione sul mercato, per essere competitivi nel mercato digitale e per acquisire attrattività nei confronti degli investimenti internazionali.
La sicurezza informatica non va dunque considerata un costo superfluo, o ancora peggio un freno al business, ma un fattore abilitante, parte integrante della politica digitale di impresa e del Paese, politica digitale che è essenziale per non rischiare anche di perdere rilevanti opportunità di crescita, e quindi anche posti di lavoro qualificati in tutti i settori, incluso il settore specifico della cyber security. [video]
Senz’altro il fatto che la sicurezza informatica sia un fattore essenziale per la crescita economica è stato evidenziato sia dalla strategia per la crescita digitale 2014-2020 del governo Renzi che ha dato il via, attraverso Agid, al Sistema Pubblico per la gestione dell’identità digitale, ovvero SPID, sia dall’inserimento per la prima volta della cyber security all’interno di un programma di sviluppo del paese, ovvero del piano nazionale Industria 4.0 del Ministero per lo Sviluppo Economico.
Il diffondersi di una cultura della sicurezza informatica, quindi, è un fattore decisivo per il Paese, non solo in un’ottica di protezione ma soprattutto di crescita economica.
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