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Albo dei centri antiviolenza

Scritto da Sara Valmaggi.

Sara ValmaggiApprovato oggi all’unanimità in Commissione sanità il parere sulla proposta di istituzione dell’Albo regionale dei centri antiviolenza, case rifugio e di accoglienza, a cui dovrà seguire un altro passaggio in giunta per l’approvazione della delibera definitiva. Nell’atto sono specificati i requisiti organizzativi e gestionali richiesti per l’iscrizione all’albo, che è condizione necessaria ma non sufficiente per accedere ai finanziamenti.
L’istituzione dell’albo è in parte anche applicazione della normativa nazionale e di quanto sancito dalla Conferenza stato regioni.

I requisiti richiesti variano a seconda che i centri siano già attivi e parte della rete o di nuova istituzione: per i primi i requisiti fondamentali sono aver indicato nello Statuto l’impegno prioritario nel contrasto alla violenza sulle donne o una consolidata esperienza di almeno 5 anni.
Ai centri di nuova istituzione, oltre al requisito relativo allo Statuto, è richiesto che tutti gli operatori abbiano tre anni di esperienza continuativa maturata nei centri già esistenti.
Il nostro intervento in Commissione è stato diretto a favorire una presenza omogenea ed equilibrata dei centri sul territorio e a rafforzare i requisiti volti a garantire un intervento efficace, puntuale e appropriato sulle donne, valorizzando al tempo stesso la preziosa esperienza maturata da anni dai centri antiviolenza.
Abbiamo chiesto, inoltre, che venisse rispettato il requisito previsto dalla Conferenza Stato-Regioni, sull’impiego prioritario di personale femminile adeguatamente formato.

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