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Un'unione più forte

Scritto da Patrizia Toia.

Patrizia Toia La data del 25 marzo è un momento davvero importante non solo per festeggiare i 60 anni dei Trattati, ma soprattutto per rilanciare il progetto della vera Europa che vogliamo.
L’Europa è nata da un sogno ambizioso e coraggioso e oggi, sessant’anni dopo i Trattati di Roma, dopo la stabilita e la pace che ha assicurato, è ancora essenziale per garantire pace, libertà, sicurezza, sviluppo sostenibile per i suoi cittadini. Tuttavia oggi il progetto europeo è in crisi profonda.
La disoccupazione, la crisi dell’Eurozona, la Brexit, la crescita del populismo e dell’antieuropeismo, dimostrano che le mancate risposte e gli errori dell'Europa degli ultimi anni devono esser e rapidamente corretti per riconquistare la fiducia dei cittadini.
Questo anniversario deve essere per noi un’occasione di rilancio, un momento chiave per lavorare insieme per l’unità e la coesione e l’apertura, contro le divisioni e i nuovi muri, contro i nazionalismi e i populismi.
Martedì, dopo la celebrazione in seduta congiunta alla Camera con i senatori e i parlamentari europei, ho partecipato al Quirinale, invitata dal Presidente, a una bellissima cerimonia. Il Presidente Mattarella ha fatto un grande discorso (testo).
Come gruppo S&D abbiamo preparato una dichiarazione sul futuro dell’Europa (testo).
Nella dichiarazione abbiamo ribadito alcuni principi per noi cruciali per ripensare e rilanciare l’Europa, quella vera in cui crediamo:
Il mercato unico deve funzionare per tutti gli europei.
Dobbiamo garantire che tutti abbiano condizioni di vita e di lavoro dignitose e l’opportunità di migliorare la propria esistenza.
Abbiamo bisogno di un nuovo modello di crescita con un solido Pilastro europeo dei diritti sociali e un concreto Piano europeo per i giovani.
Dobbiamo stimolare l’economia con una forte strategia europea di investimenti mirati allo sviluppo sostenibile, alle nuove tecnologie e alla creazione di lavoro, per fare chiari passi in avanti verso la convergenza economica e sociale.
Per fare tutto ciò abbiamo bisogno di un bilancio comunitario con risorse proprie, così come di un bilancio specifico per l’Eurozona. Servono anche misure per combattere l’elusione e l’evasione fiscali e il dumping sociale.
Un’Unione Europea al servizio di una democrazia più forte. Continua il nostro forte impegno per i valori fondamentali dell’Unione Europea: il rispetto dei diritti umani, della libertà, della democrazia e lo stato di diritto sono i principi su cui si basa la nostra Unione e vogliamo che l’Ue sostenga e promuova tali principi al di là dei suoi confini.
L’Europa che vogliamo è aperta e tollerante, basata sull’uguaglianza tra tutti gli individui.
Se vogliamo una Ue capace di affrontare le sfide del 21esimo secolo, l’Unione deve essere dotata dei poteri necessari per operare concretamente per il bene comune, in modo efficace, aperto e trasparente.
Questo richiede una sensibilizzazione sull’Europa e bisogna informare i cittadini sui loro diritti, mettendoli nelle condizioni di fare scelte decisive per la vita democratica dell’Ue, a partire dalla definizione delle priorità europee e dalla scelta del Presidente della Commissione Europea, ad esempio tramite delle vere primarie europee, come ha proposto anche Matteo Renzi.
Un’Unione Europea per la sicurezza e la protezione dei diritti fondamentali. Vogliamo trovare soluzioni migliori e permanenti sulla migrazione e l’asilo. Ciò vuol dire costruire un sistema di asilo veramente europeo in cui i diritti umani siano rispettati e le responsabilità siano condivise tra tutti gli Stati membri.
I rifugiati devono poter trovare protezione e il sostegno necessario per integrarsi al meglio nella nostra società. Allo stesso tempo, abbiamo bisogno di rendere più sicuri i confini esterni dell’Unione. L’Europa deve inoltre diventare più autosufficiente in termini di sicurezza esterna e interna. Deve agire in maniera coordinata nei settori della difesa e della sicurezza, con una maggiore autonomia nell’ambito della difesa e una più stretta integrazione per la gestione comune delle operazioni militari e civili, gli appalti e la cyber-security.
Abbiamo poi bisogno di sviluppare una maggiore cooperazione fra le forze di polizia nazionali e una maggiore condivisione tra servizi di intelligence per aumentare l’efficacia della lotta contro il terrorismo.
Un‘Unione Europea leader della cooperazione internazionale. Vogliamo che l’Europa prosegua l’impegno per la pace, i diritti umani, per gli Obiettivi di sviluppo sostenibile e la lotta ai cambiamenti climatici. L’Ue può crescere nei prossimi decenni solo se gli europei resteranno uniti e lavoreranno insieme a soluzioni comuni per far fronte a sfide comuni.
L’Europa per rilanciarsi ha bisogno di un grande slancio e supporto dei cittadini, delle persone e del mondo associativo: solo così sarà viva, forte, democratica e coesa, solo così, uniti e vitali, noi europei saremo più forti delle divisioni e delle paure.
Non lasciamo sola l’Europa, andiamo avanti, insieme, con il sogno dei Padri fondatori!

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