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FutureDem Lombardia lanciano i comitato per il Sì al referendum costituzionale

Scritto da FutureDem Lombardia.

FutureDem LombardiaÈ stato presentato questa mattina a Milano il comitato lombardo per il Sì al referendum sulla riforma costituzionale promosso dai FutureDem Lombardia.
Cristiano Coletta (coordinatore provinciale FutureDem Monza) ha sottolineato che si tratta di una «riforma fondamentale per l'Italia che comporterà anche un consistente risparmio economico visto che andrà a tagliare poltrone e stipendi». «Non è quindi una riforma "del PD" ma una riforma condivisa da più parti politiche per il Paese. - ha insistito Coletta - FutureDem ha una buona rete di giovani, non solo tesserati del PD».
Giorgio Mantoan (coordinatore provinciale FutureDem Milano) ha sottolineato che la battaglia è di «Chi vuole cambiare il Paese contro chi lo vuole conservare immobile». «Questa è l'ultima occasione che abbiamo per cambiare l'Italia. - ha proseguito Mantoan - Chi vota No fa una battaglia ideologica e, spesso, non ha neanche argomenti perché mira esclusivamente a far passare l'idea che il referendum serva solo per mandare a casa Renzi mentre noi facciamo una battaglia per il cambiamento».
Il consigliere regionale Carlo Borghetti, che sostiene il Comitato, ha sottolineato l'importanza di avere una rete di giovani e giovanissimi che si è presa a cuore il valore della riforma costituzionale: «è la riforma che chiede il Paese per essere rinnovato, è frutto di molte mediazioni ma anche la Costituzione vigente è frutto di un lungo percorso e di mediazioni: non esiste la riforma perfetta, e questa è la riforma che serve al Paese oggi». Sulle motivazioni del supporto alla riforma costituzionale, Coletta ha ricordato anche che «La riforma che andiamo a sostenere, inoltre, risolve in parte anche il conflitto Stato-Regioni sulle materie concorrenti», ha ricordato Coletta.
Il consigliere Borghetti ha aggiunto: «Per Maroni, governatore della Lombardia, quando si può legiferare su qualcosa su cui legifera anche lo Stato, diventa sempre l’occasione di fare norme contro la Costituzione e le leggi nazionali, per poi poter dire che è era colpa di Renzi se impugna le leggi. Uno degli ultimi esempi è la cosiddetta legge anti-moschee, realizzata utilizzando le norme urbanistiche per impedire la costruzione di luoghi di culto: questa è una dimostrazione di come le materie concorrenti sono state usate per creare un conflitto con lo Stato». «Su alcune politiche fondamentali per il Paese, inoltre, non si può lasciare che le Regioni vadano in malora senza che lo Stato possa intervenire, come è il caso della Sanità. – ha proseguito Borghetti – Oggi ogni Regione ha il suo sistema sanitario specifico e diverso dagli altri, con il risultato che la gran parte di questi sono in rosso e non garantiscono più il diritto alla salute dei cittadini, previsto dalla nostra Carta Costituzionale, e non solo per chi ha i soldi per accedere alle cure privatamente. Oggi, in Lombardia, avere i soldi in tasca significa potersi curare meglio, nonostante abbiamo un sistema sanitario che regga molto meglio rispetto a quello di altre Regioni. Le Regioni che hanno i conti in rosso oggi vengono commissariate ma probabilmente bisognava intervenire prima, per cui una maggiore possibilità dello Stato di agire è fondamentale».
A dare supporto ai giovani di FutureDem anche Alessandro Alfieri (segretario del PD lombardo) che ha dato la disponibilità delle strutture del partito e ha lanciato la mobilitazione per la raccolta firme per il referendum che partirà sabato 21 maggio, in concomitanza con la presenza di Matteo Renzi a Bergamo.

Intervista ad Alessandro Alfieri realizzata da Il Comizio»»
Intervista a Carlo Borghetti realizzata da Il Comizio»»
Intervista a Cristiano Coletta e Giorgio Mantoan realizzata da Il Comizio»»
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