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Il bonus bebè di Regione Lombardia

Scritto da Sara Valmaggi, Carlo Borghetti.

Sara ValmaggiCon l’esclusione delle famiglie adottive dal Bonus bebe’ Maroni offende tutte le famiglie adottive della Lombardia. Nelle sue brutte parole si sente l’eco sinistra della repulsione per chi è straniero, anche se in fasce e bisognoso del calore e della protezione di una famiglia. Caro Maroni, i figli sono figli, naturali o adottivi che siano, e la famiglia che li accoglie e li cresce deve essere aiutata senza discriminazioni. È già pronta una nostra mozione per estendere a queste famiglie il bonus bebè regionale che chiederemo di discutere domani in aula. Purtroppo si dimostra ancora una volta che la partecipazione al Family day è stata solo una bandiera con cui Maroni si copre per nascondere l’assenza di politiche vere per le famiglie lombarde.
Carlo BorghettiIl bonus bebè, lanciato lo scorso ottobre in via sperimentale dalla giunta di Regione Lombardia, prevede un controllo una tantum dai secondi figli in poi solo per le famiglie con reddito Isee fino a 30mila euro. Ma riguarda solo i figli nati dal 3 ottobre al 31 dicembre 2015.
Il polverone è scoppiato quando una famiglia con tre figli piccoli fece richiesta del bonus e se lo vide rifiutare perché l’ultimo figlio era stato adottato.
Ci vuole coerenza nel sostenere la famiglia, altro che illuminare il Pirellone con la scritta “Family Day! Il Fondo regionale per la Famiglia, istituito nel 2013, prevedeva una dotazione annua ottimale di 330 milioni di euro, ridotta per quest’anno a soli 50 milioni.
Tra l’altro, sul bonus bebè sono stati i consiglieri di NCD, quindi di maggioranza, a sollevare per primi il caso delle famiglie con figli adottivi.
Per questo ho presentato una mozione al riguardo, che andrà ad aggiungersi a quella già scritta sulle politiche a favore delle famiglie.
[Fonte: Avvenire, 16.02.2016]

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