Per Meloni, la Sanità non è prioritaria
Articolo di Chiara Braga (video).
Il testo della proposta di legge sulla sanità pubblica del PD, a prima firma della nostra Segretaria Elly Schlen, è stato affossato questa settimana in Aula dalle forze di maggioranza. Si sono nascosti dietro lo "scudo" delle inadeguate copertura economiche, nonostante in Commissione Bilancio avessimo proposto più soluzioni per trovare insieme il modo di finanziare la legge.
Una motivazione subdola usata dalla maggioranza per affossare il provvedimento di difesa e rafforzamento della sanità pubblica che proponeva per i prossimi cinque anni un incremento graduale dei fondi al Servizio Sanitario nazionale fino a raggiungere nel 2028 un finanziamento non inferiore al 7,5% del Pil, l’eliminazione del tetto di spesa per il personale sanitario, pianificando assunzioni straordinarie e interventi per abbattere le liste d'attesa.
Abbiamo anche proposto un rinvio in Commissione del testo per provare "a individuare insieme una soluzione" - come ho sottolineato nell’intervento in Aula che potete rivedere più sotto – facendo un appello in questo senso alla maggioranza. “Vogliamo salvare o no il Sistema sanitario nazionale? Vi interessa o no ridurre le liste d'attesa, aumentare il numero di persone che lavorano nella sanità pubblica? Non fatevi scudo di un parere della Commissione Bilancio ma troviamo insieme le risorse per far funzionare il nostro servizio sanitario, se il problema sono le risorse”.
“Faccio dunque un appello ad accettare la sfida di salvare la sanità pubblica oggi, altrimenti vi assumerete la responsabilità di dividere gli italiani in chi a i soldi e può curarsi e chi no, perché più fragile e indigente. Torniamo in Commissione e troviamo insieme le risorse".
Un appello caduto nel vuoto, perché è chiaro per Meloni e la destra la salute dei cittadini non è una priorità. Trovano i soldi per finanziare il Ponte sullo Stretto, per gonfiare le strutture dei Ministeri, per fare regale a furbetti e evasori, ma non per finanziare la sanità pubblica. A pochi giorni dalle elezioni europee hanno lanciato il decreto legge "elettorale" sulle liste di attesa, di cui nessuno fa più menzione, semplicemente perchè li dentro non c'è un euro per dare una riposta a cittadini che aspettano mesi per un esame o un intervento, che sono costretti a rivolgersi alla sanità privata o peggio rinunciano a curarsi perché non hanno i soldi per farlo.
Votando contro la nostra proposta hanno gettato la maschera: il loro disegno è smantellare progressivamente la sanità pubblica e il voto contrario alla nostra proposta certifica una volta di più le pericolose intenzioni di questa destra al Governo.
Noi continueremo nel nostro impegno, anche dall'opposizione, così come avvenuto per il provvedimento di iniziativa parlamentare a prima firma del collega Pd, Marco Furfaro che è stato invece approvato all’unanimità dalla Camera. Un testo che permetterà finalmente anche ai senza fissa dimora di aver garantito il medico di base, iniziando dalle città metropolitane.
La battaglia del Pd in difesa del sistema sanitario nazionale non finisce qui.
Video dell'intervento.
Alla trasmissione digitale 'Metropolis' abbiamo parlato di Europa e sanità, con un confronto impietoso tra i dati del 2022 della sanità pubblica e privata in Italia rispetto a quelli di Francia e Germania. Se poi si guardano i dati del 2024, la situazione è in continuo peggioramento.
Un peggioramento che si traduce, nella vita reale delle persone, in un ulteriore aggravamento delle già lunghe liste d'attesa, in carenza del personale sanitario, nel ridimensionamento, quando va bene, o nello smantellamento, quando va male, di interi reparti, nello sbilanciamento dell'assetto pubblico e privato, in Pronto Soccorso ingestibili e affollati, nella carenza di posti letto, in una sanità territoriale di prossimità sempre più in crisi, in un'attività di prevenzione ridotta ai minimi termini.
La proposta di legge sulla sanità pubblica, presentata in questi mesi dal PD, a prima firma della segretaria Elly Schlein, alla Camera, aveva proprio come obiettivo quello di invertire questo trend peggiorativo del sistema sanitario pubblico, impegnando il Governo a mettere più risorse sulla sanità pubblica, in crisi in tutta Italia, prima che arrivi al collasso.
Un provvedimento che è stato vergognosamento bocciato e affossato dalle forze di maggioranza del Governo Meloni.
Video dell'intervento.
Il testo della proposta di legge sulla sanità pubblica del PD, a prima firma della nostra Segretaria Elly Schlen, è stato affossato questa settimana in Aula dalle forze di maggioranza. Si sono nascosti dietro lo "scudo" delle inadeguate copertura economiche, nonostante in Commissione Bilancio avessimo proposto più soluzioni per trovare insieme il modo di finanziare la legge.
Una motivazione subdola usata dalla maggioranza per affossare il provvedimento di difesa e rafforzamento della sanità pubblica che proponeva per i prossimi cinque anni un incremento graduale dei fondi al Servizio Sanitario nazionale fino a raggiungere nel 2028 un finanziamento non inferiore al 7,5% del Pil, l’eliminazione del tetto di spesa per il personale sanitario, pianificando assunzioni straordinarie e interventi per abbattere le liste d'attesa.
Abbiamo anche proposto un rinvio in Commissione del testo per provare "a individuare insieme una soluzione" - come ho sottolineato nell’intervento in Aula che potete rivedere più sotto – facendo un appello in questo senso alla maggioranza. “Vogliamo salvare o no il Sistema sanitario nazionale? Vi interessa o no ridurre le liste d'attesa, aumentare il numero di persone che lavorano nella sanità pubblica? Non fatevi scudo di un parere della Commissione Bilancio ma troviamo insieme le risorse per far funzionare il nostro servizio sanitario, se il problema sono le risorse”.
“Faccio dunque un appello ad accettare la sfida di salvare la sanità pubblica oggi, altrimenti vi assumerete la responsabilità di dividere gli italiani in chi a i soldi e può curarsi e chi no, perché più fragile e indigente. Torniamo in Commissione e troviamo insieme le risorse".
Un appello caduto nel vuoto, perché è chiaro per Meloni e la destra la salute dei cittadini non è una priorità. Trovano i soldi per finanziare il Ponte sullo Stretto, per gonfiare le strutture dei Ministeri, per fare regale a furbetti e evasori, ma non per finanziare la sanità pubblica. A pochi giorni dalle elezioni europee hanno lanciato il decreto legge "elettorale" sulle liste di attesa, di cui nessuno fa più menzione, semplicemente perchè li dentro non c'è un euro per dare una riposta a cittadini che aspettano mesi per un esame o un intervento, che sono costretti a rivolgersi alla sanità privata o peggio rinunciano a curarsi perché non hanno i soldi per farlo.
Votando contro la nostra proposta hanno gettato la maschera: il loro disegno è smantellare progressivamente la sanità pubblica e il voto contrario alla nostra proposta certifica una volta di più le pericolose intenzioni di questa destra al Governo.
Noi continueremo nel nostro impegno, anche dall'opposizione, così come avvenuto per il provvedimento di iniziativa parlamentare a prima firma del collega Pd, Marco Furfaro che è stato invece approvato all’unanimità dalla Camera. Un testo che permetterà finalmente anche ai senza fissa dimora di aver garantito il medico di base, iniziando dalle città metropolitane.
La battaglia del Pd in difesa del sistema sanitario nazionale non finisce qui.
Video dell'intervento.
Alla trasmissione digitale 'Metropolis' abbiamo parlato di Europa e sanità, con un confronto impietoso tra i dati del 2022 della sanità pubblica e privata in Italia rispetto a quelli di Francia e Germania. Se poi si guardano i dati del 2024, la situazione è in continuo peggioramento.
Un peggioramento che si traduce, nella vita reale delle persone, in un ulteriore aggravamento delle già lunghe liste d'attesa, in carenza del personale sanitario, nel ridimensionamento, quando va bene, o nello smantellamento, quando va male, di interi reparti, nello sbilanciamento dell'assetto pubblico e privato, in Pronto Soccorso ingestibili e affollati, nella carenza di posti letto, in una sanità territoriale di prossimità sempre più in crisi, in un'attività di prevenzione ridotta ai minimi termini.
La proposta di legge sulla sanità pubblica, presentata in questi mesi dal PD, a prima firma della segretaria Elly Schlein, alla Camera, aveva proprio come obiettivo quello di invertire questo trend peggiorativo del sistema sanitario pubblico, impegnando il Governo a mettere più risorse sulla sanità pubblica, in crisi in tutta Italia, prima che arrivi al collasso.
Un provvedimento che è stato vergognosamento bocciato e affossato dalle forze di maggioranza del Governo Meloni.
Video dell'intervento.
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