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Non c'è pace senza giustizia

Scritto da Matteo Zuppi.

"Papa Francesco non si arrende. Credo sia più importante parlare di quello che faremo nei prossimi giorni dopo che abbiamo ascoltato le preoccupazioni di un popolo che improvvisamente si è ritrovato in guerra. Come ha detto il cardinale Parolin, adesso entriamo in una fase di studio e poi ascolteremo dal Papa quali sono secondo lui i nuovi passi da percorrere". Così in un'intervista a QN il presidente della Cei Matteo Zuppi.
Con Zelensky "era importante parlarsi e rendersi conto di quello che stava accadendo. Noi sappiamo una cosa, pace e giustizia sono come due gemelli siamesi che vivono l'uno accanto all'altro e che possono crescono solo se stanno insieme. Per questo siamo andati, per ascoltare e per renderci conto di quello che stava accadendo".
"La guerra è terribile - dice ancora - e sbaglia chi dice che non ci riguarda perché è lontana e noi dovremmo essere più distaccati e preoccuparci meno della pace. La guerra ci riguarda tutti e in questo momento, noi sappiamo bene quali possono essere gli effetti di una inondazione visto quello che è accaduto in Romagna. Purtroppo è vero, i conflitti colpiscono sempre i poveri, ma noi a volte ci voltiamo dall'altra parte pensando che il non vedere allontani le sofferenze degli altri".
Intervista di QN.
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