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La linea sull'Ucraina non cambia

Scritto da Chiara Braga.

L'ipotesi di un cambio di posizione del Pd sull'Ucraina "è un falso allarme, lo dimostrano i voti di Elly in questi mesi. È inequivocabile la nostra determinazione a sostenere il popolo ucraino nella resistenza contro l'invasione russa. Accanto a questo, crediamo in un impegno ancora più forte e deciso, insieme alle forze progressiste di altri Paesi, nella costruzione di un processo di pace. Lo chiediamo anche al Governo italiano, ed è bizzarro che ci si preoccupi del Pd invece che delle parole, gravissime, di Berlusconi". Lo dice in un'intervista a Qn Chiara Braga (Pd) che è stata la responsabile delle iniziative politiche della campagna che ha portato Elly Schlein alla guida del Pd.
"Penso si debba cominciare a costruire le alleanze lavorando su battaglie comuni, a partire dal salario minimo e dal diritto alla casa rispetto al quale questo Governo ha azzerato i fondi per chi non riesce a pagare l'affitto: è un fronte che può unire tutte le opposizioni" spiega.
Con il Terzo Polo ci possono essere tanti temi comuni, "per rimanere nell'attualità l'immigrazione e le parole del ministro Piantedosi". Chi prefigura "una scissione o perdite dal Pd si illude: questo congresso ha ridato slancio e consegnato a tutto il Pd una grande richiesta di unità e capacità di lavorare insieme per battere la destra". La segretaria "farà le scelte migliori per interpretare questa richiesta di apertura e rinnovamento". Ci sono "tutte le condizioni per lavorare insieme per un partito che ha ricevuto una grande spinta positiva dal suo popolo, come sta facendo già in queste ore Schlein".
La neosegretaria sarà alla manifestazione antifascista a Firenze: "Mi auguro che ci siano tutte le forze dell'opposizione - commenta la deputata Pd -. Le parole del ministro Valditara dopo la lettera della preside sono inaccettabili, per questo il Pd continuerà a chiedergli un passo indietro".
Intervista di QN.

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