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Da Meloni un discorso di destra

Scritto da Chiara Braga.

"Un discorso nettamente di destra, che ha confermato su molti temi a partire da quello ambientale, qual è lo sguardo di questa maggioranza che vede la transizione ecologica come un obbligo, non come una grande opportunità di sviluppo e di crescita. Pochissime parole per liquidare la più grande crisi che abbiamo, quella climatica, e c'è bisogno invece di accelerare molto per aiutare le famiglie e le imprese sul fronte delle bollette investendo in energie rinnovabili, efficienza energetica ed economia verde". Così la deputata del Partito democratico Chiara Braga, commentando a 9Colonne il discorso programmatico di Giorgia Meloni alla Camera.
Video della dichiarazione»


Nel discorso programmatico di Giorgia Meloni emerge "da un lato l'elenco di una serie di problemi, con indicazioni davvero poco precise su come provare ad affrontarli, anche quelli più stringenti come i temi economici, dell'aumento del costo dell'energia, dell'inflazione. Dall'altro una certa dimenticanza delle emergenze sociali che già tocchiamo e molto probabilmente, purtroppo, segneranno i prossimi mesi. La sensazione è che secondo l'approccio tipico della destra siano tutti buoni argomenti per costruire un colpevole o un responsabile dei problemi che ci sono e molta poca attenzione nel provare ad affrontarli e dare loro una risposta". Chiara Braga, deputata Pd, membro della segreteria nazionale, responsabile Transizione ecologica, sostenibilità e infrastrutture, lo dice commentando quanto detto dalla presidente del Consiglio alla Camera. "Un discorso chiaramente di destra che ha cercato di rassicurare su alcuni punti con un approccio molto istituzionale ma altrettanto netto su pace fiscale, sulla deregulation, sulla rimozione di regole come soluzione per liberare le energie", argomenta Braga.
"Quello che ho trovato come mancanza molto grave, oltre ad aver liquidato con una certa superficialità e qualche frase a effetto alcune eredità del passato, è stata l'assenza totale di attenzione al tema delle diseguaglianze, quelle sociali ma anche quelle generazionali e di genere", dice l'esponente Dem. E "dentro questo pezzo, molto chiaro ed espressione del pensiero della destra- conclude Braga - l'assenza quasi totale della consapevolezza di come i temi ambientali e climatici siano trasversali a tutte le politiche che dovremo mettere in campo, a partire da quelle economiche, del lavoro, di cura di aspetti più specificamente ambientali".

"La coesione rivendicata da Meloni, insieme alla velocità con la quale ha formato il governo, si scontrerà molto presto con divisioni molto più profonde dentro una maggioranza che si è costruita per ottenere il risultato elettorale. Si manifesterà una diversità di vedute e soluzioni, ma anche la voglia di protagonismo dei suoi esponenti. Quello che abbiamo visto in questi giorni ce lo dice chiaramente". Così Chiara Braga, deputata Pd, membro della segreteria nazionale, responsabile Transizione ecologica, sostenibilità e infrastrutture.
"Si tratterà di vedere se tutto quel che è stato annunciato con piglio decisionista dalla presidente del Consiglio si tradurrà nella capacità di un'azione efficace di governo- rileva Braga - I precedenti, visti i protagonisti, non lascino molto tranquille non le opposizioni ma il Paese".
Sui temi ambientali, della transizione ecologica e dell'energia "dalle parole di Meloni è arrivata la conferma di qual è l'approccio che la destra su questi temi: qualcosa di cui ci si deve occupare per forza, un problema che ci si può permettere di liquidare in una frase, in un discorso, con sempre la necessità di precisare che deve essere cosa limitata, contenuta, che non pregiudichi lo sviluppo". Chiara Braga, deputata Pd, membro della segreteria nazionale, responsabile Transizione ecologica, sostenibilità e infrastrutture, lo dice commentando quanto detto dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla Camera, nei passaggi dedicati ai temi ambientali.
"Questo è il tipico sguardo al passato che ha la destra, che tradisce il fatto che non vede l'ambiente come un vettore di sviluppo del nostro paese, dell'economia, nonostante tutto il mondo delle imprese green, delle rinnovabili", rileva Braga.
"Se facciamo un'analisi dettagliata, Meloni ha parlato più di fossili che di rinnovabili, non ha citato affatto il tema dell'efficienza, dell'uso delle risorse a partire dall'energia, che invece è un grande asse portante delle politiche europee", lamenta l'esponente Dem. Eppure si tratta di temi "sui quali l'Italia avrebbe tutto da giocare con più coraggio perché essendo povera di materie prime avrebbe bisogno di efficientare molto i propri processi produttivi, di mobilità, di consumo", avverte Braga.
Anche su questi argomenti, poi, "alcune frasi ad effetto: giusto il richiamo alla tragedia delle Marche, ovviamente, ma se poi questo si traduce, come immagino, in un occhio strizzato a una riduzione delle politiche di tutela del suolo siamo esattamente alla negazione di quel che si dice", conclude la deputata Pd, perché "quando si dice voler 'lasciar fare a chi vuole fare' nel concreto diventa questo, come è stato per molti governi destra".
"La prima presidente del Consiglio è quella che si vuole far chiamare 'il presidente', che anche dal punto di vista dell'italiano è un po' strano, ancor prima del linguaggio di genere. Una forzatura. E nel citare meritoriamente le donne protagoniste di tante conquiste e passi in avanti, sceglie di citarle per nome, cosa che credo non sarebbe mai avvenuta se si fosse trattato di uomini delle istituzioni o rappresentanti di altri mondi. Non l'ho vissuta come confidenza o vicinanza ma come differenza, che è un po' una diminutio". Chiara Braga, deputata Pd, membro della segreteria nazionale, responsabile Transizione ecologica, sostenibilità e infrastrutture, lo dice commentando quanto detto dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla Camera.

Per seguire l'attività di Chiara Braga: sito web - pagina facebook

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