La realtà parallela di Luciana Castellina
Si rimane davvero sconfortati alla lettura dell’articoletto di Luciana Castellina sull’ Unità del 26 febbraio nel paginone dedicato alla crisi interna del PD: veramente crea sconforto leggere quanto poco una persona così intelligente abbia capito della fase attuale e quanto i paraocchi ideologici siano ancora un elemento di disturbo rispetto alla percezione reale degli eventi.
Secondo questa antica seguace di Ingrao la scissione del PD sarebbe un fatto altamente positivo perché certificherebbe la “scissione silenziosa , di fatto, fra il PD e il suo popolo, che dura da tempo”.
L’Europa riparta dalle promesse non mantenute
Intervista a Patrizia Toia pubblicata dal Sicomoro.
Onorevole Patrizia Toia l’Europa pare oggi schiacciata fra Trump e Putin, quasi possa tornare ad essere terra di scambio fra le due superpotenze con una Russia interessata a rafforzare i propri confini e un’USA intenzionata a risparmiare sulla NATO. Visto da Bruxelles che effetto fa?
Onorevole Patrizia Toia l’Europa pare oggi schiacciata fra Trump e Putin, quasi possa tornare ad essere terra di scambio fra le due superpotenze con una Russia interessata a rafforzare i propri confini e un’USA intenzionata a risparmiare sulla NATO. Visto da Bruxelles che effetto fa?
Da Bruxelles fa un brutto effetto perché l'Unione europea è la vittima designata di questo nuovo disordine globale. Ma se permettiamo a Trump e Putin di ricacciarci nei nostri confini nazionali, cancellando 70 anni di integrazione europea, siamo destinati a un futuro da succubi.
L'Italia politica che non guarda all'Europa
"L'Italia politica che non guarda all'Europa". E' il titolo del lungo intervento del presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, pubblicato su La Stampa. Un contributo per rilanciare l'annosa questione dell'integrazione Ue: "Colpisce la distanza che da queste problematiche separa nel momento attuale la politica italiana. Seguo i travagli e le tensioni che la dominano e condivido gravi preoccupazioni per l'interesse generale del Paese, ma tenendo fermo quel distacco da ogni vicenda partitica che l'esercizio di ruoli istituzionali mi ha dettato da decenni. È comunque un fatto che appaiono assurdamente flebili nei luoghi della politica e nei canali dell'informazione gli echi di quel che sta scuotendo l'Europa e il mondo".
Questa storia insegna rispetto
Il senatore Franco Mirabelli è tra i primi a intervenire sul caso Graziano. Oltre che commissario provinciale del partito è anche capogruppo in commissione Antimafia. Nella variegata geografia del Pd di Terra di Lavoro l’area che fa capo al consigliere regionale di Teverola, che comprende numerosi sindaci dell’agro aversano, ha sempre sostenuto il suo lavoro alla guida del partito, appoggiandone le scelte, anche difficili. Ora Mirabelli dice: «La vicenda di Stefano deve far riflettere».
Senatore, chi deve riflettere?