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Parlare di parità di genere e diritti delle vittime

Scritto da Rula Jebreal.

Rula JebrealIntervista di Rolling Stone.

Quando la stampa ha fatto uscire il nome della giornalista Rula Jebreal come possibile ospite del Festival di Sanremo 2020, è successo il finimondo. La politica ha subito pensato a una partecipazione di parte, volta a screditare l’area della destra. È iniziato, quindi, un tira e molla: prima Rula c’è, poi Rula non può partecipare, infine la conferma: ci sarebbe stata. La giornalista con cittadinanza israeliana e italiana ha accettato l’invito, sottolineando che avrebbe parlato della condizione femminile. Motivazioni che non sono, evidentemente, bastate.
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Violenze intollerabili sui profughi

Scritto da David Sassoli.

David Sassoli Intervista di Repubblica.

Martedì al termine della visita al confine tra Grecia e Turchia dei tre presidenti delle istituzioni Ue, la cristiano-democratica Ursula von der Leyen, a capo della Commissione europea, ha detto che la Grecia è «lo scudo» dell’Unione.
David Sassoli, lei era lì insieme a Charles Michel: da presidente dell’Europarlamento e da esponente del centrosinistra italiano condivide questa affermazione?
«Scudo nei confronti degli immigrati mai. E anche la presidente si è riferita ad una frontiera europea che è interesse comune proteggere in conformità al diritto internazionale. Nel corso della visita in Grecia, comunque, abbiamo ribadito la contrarietà delle istituzioni europee a qualsiasi ipotesi di sospendere l’esame delle domande dei richiedenti asilo. Alle nostre frontiere tutti hanno diritto di chiederlo. Ed è dovere delle autorità nazionali dare una risposta. Credo che le autorità greche condividano questa posizione».
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Il rovescio del muro

Scritto da Marco Tarquinio.

Marco TarquinioEditoriale pubblicato da Avvenire.

Non è stato bello né comodo ritrovarsi nel tempo del coronavirus, anzi del «ceppo italiano del Covid-19». Ma è accaduto. E da qualche giorno noi italiani ci siamo resi conto che ogni muro ha il suo rovescio. Per davvero. E che per ritrovarsi dalla parte del rovescio basta un attimo - e un microscopico, inquietante e ancora indecifrabile inghippo.
Abbiamo cominciato a capire che la logica del muro, e dell’ognun per sé, è quanto di peggio si possa contrabbandare in un mondo in cui nessuno si ammala e si salva sovranamente da solo, dove nessuno nel proprio cantuccio - che si chiami Codogno o Vo’ o con qualche nome esotico - si può chiamare fuori e consolare. Perché è anche lì, anzi è proprio lì, su questa terra dell’uomo dove ogni periferia è ormai centro, che c’è il fuoco e magari s’accende un focolaio.
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La scoperta che l’altro siamo noi

Scritto da Pietro Pietrini.

AvvenireArticolo di Pietro Pietrini, Psichiatra e direttore della Scuola Imt Alti Studi di Lucca pubblicato da Avvenire.

Questi giorni in cui l’essere più piccolo dell’Universo – un virus per l’appunto – domina il nostro pianeta in ogni angolo dello spazio e del tempo, offrono lo spunto per considerazioni di diverso genere. Tra il consueto propagarsi, anch’esso virale, delle fake news e la sparizione della fiducia nell’esperto, rimpiazzata dalle immancabili critiche e granitiche certezze che ognuno ha su quello che si sarebbe dovuto fare e non si è fatto e viceversa - che ricordano i discorsi da bar del lunedì mattina, se non fosse che ora al bar non ci va più nessuno - tra tutte ve n’è una che ha un che di nuovo, ancorché di antico.
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Milano è in trincea e dobbiamo resistere

Scritto da Giuseppe Sala.

Giuseppe Sala "Per quanto ne so io, bisogna osservare ciò che è avvenuto in Cina. Per ora è l'unico punto di riferimento. Quindi, uno, per tirare su la testa servono almeno un paio di mesi. Due, c'è un tema di disponibilità dei posti letto negli ospedali e là ne hanno potuto costruire uno in un mese. Per questo sono solidale con le misure del governo. Se il limite è la capacità ricettiva ospedaliera, è bene fare di tutto per rallentare la diffusione dell'epidemia". Lo dichiara inun'intervista a Repubblica il sindaco di Milano Beppe Sala convinto che "non ha senso andare alla ricerca del paziente zero, perché probabilmente non ce n'è uno solo. Come dice la scienza tedesca, la possibilità che il coronavirus si ripresenti l'inverno prossimo è concreta". Per Sala non fa bene al Paese "la liturgia dell'annuncio dei numeri dei positivi": "se tutti i tecnici ci stanno dicendo che il numero da considerare è quello di chi ha bisogno della terapia intensiva, controlliamo quello".
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