Andrà tutto bene

In questi giorni difficili abbiamo avuto modo di ringraziare tutti coloro che si stanno prodigando principalmente nelle attività sanitarie, dai medici agli infermieri, agli oss, ai dipendenti della logistica e amministrativi delle strutture sanitarie e assistenziali. Abbiamo ringraziato Sindaci, amministratori, dipendenti pubblici, docenti e personale della scuola, volontari, la protezione civile, le forze dell'ordine.
Ma oggi voglio rivolgere un pensiero, ed un grande grazie ad ambulanti, artigiani, bar e ristoranti, al piccolo commercio, ai negozi di vicinato, agli esercenti, alle partite iva, che sono tra quelli che soffrono di più la crisi che nasce dalle scelte necessarie per combattere il coronavirus, ma non mollano.
Supporto alle Istituzioni per affrontare l'emergenza

La Città Metropolitana di Milano e il volontariato della Protezione Civile stanno mettendo in atto attività di supporto alle Istituzioni per affrontare l'emergenza coronavirus.
Senza la responsabilità e l'impegno di ciascuno non si ottengono risultati.
La scomparsa di Livio Tamberi

E' morto Livio Tamberi, ex presidente della Provincia di Milano per la coalizione di centrosinistra dal 1995 al 1999.
Avrebbe compiuto 81 anni il prossimo 18 marzo.
Nato a Pontedera, in Toscana, si era laureato in Economia alla Bocconi e si era quindi stabilito nell'Altomilanese.
Si iscrisse da giovane alla Democrazia Cristiana, con la quale entrò nell'amministrazione comunale di Nerviano, per poi passare al Ppi nel 1991 e con l'Ulivo una volta passati al sistema maggioritario.
Possiamo fare di più

Emergenza coronavirus: poca gente in giro per Milano, ma si può fare di meglio. "Oggi è il primo giorno di applicazione delle nuove regole, la città mi pare che si stia vuotando, ciò è bene, possiamo fare ancora di più perché la prima cose che ci è chiesta è evitare socialità e stare in casa", ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a proposito del dpcm che include la città nella zona arancione di contenimento della diffusione del coronavirus.
"La tecnologia - ha osservato il sindaco in un videomessaggio pubblicato su Facebook - può dare una mano e in questo momento, ad esempio, più di mille dipendenti del Comune di Milano sono a casa in smartworking.
Tutte le misure restrittive sono necessarie

Ho potuto partecipare oggi a una riunione a Palazzo Lombardia, nella mia veste istituzionale, dove ho avuto conferma una volta di più della serietà della situazione: l’imperativo categorico è “arginare“ la diffusione del contagio da Coronavirus, che è purtroppo in fase ancora fortemente espansiva. È il momento della responsabilità e della unità.
Non dobbiamo fare allarmismo ma dobbiamo essere allarmati, questo sì. Da qui la convinzione che tutte le misure restrittive di questi giorni - e dei giorni che verranno - devono essere accolte come necessarie, e non possono essere misurate con il metro del “danno economico” che creano, perché diminuire i contagi è il primo interesse per tutelare la salute di ciascuno di noi ma anche la salute del mondo economico, e del mondo dell’istruzione.