Misure economiche a favore dei milanesi

Ho appena firmato un’ordinanza che contiene le prime misure economiche a favore dei milanesi.
Tra l’altro, ho stabilito:
- l’esenzione del pagamento per i mesi di chiusura straordinaria dei nidi e la proroga del pagamento della frequenza degli stessi del mese di gennaio al 30 aprile. Le famiglie che hanno già effettuato il pagamento dell’intero anno avranno diritto al rimborso dei mesi di chiusura;
- per i contributi al servizio di refezione scolastica a Milano Ristorazione Spa: il differimento al 15 maggio 2020 di tutti i termini di pagamento per gli alunni frequentanti le scuole dell’Infanzia Comunali e Statali, le scuole Primarie e le scuole Secondarie;
In Europa si deve cambiare

L'incontro con la presidente Ursula von der Leyen è stato rinviato, ma il documento dei parlamentari europei del Pd mette nero su bianco quello che è mancato nell'Europa dell'emergenza coronavirus.
Il titolo è già di per sé significativo: "Coronavirus: in Europa si deve cambiare" e di seguito le proposte per "agire ora".
Perché - spiegano a una voce i sedici eurodeputati dem - "Bruxelles si deve scuotere e non l'ha fatto finora".
Da Patrizia Toia a Massimiliano Smeriglio, da Brando Benifei a Simona Bonafè, Giuliano Pisapia, Pietro Bartolo, Irene Tinagli e gli altri, con l'appoggio di David Sassoli che è ora presidente del Parlamento europeo, bisogna rimboccarsi le maniche e non porre altro tempo di mezzo.
Un mondo fragile

Intervento di Piero Fassino pubblicato da Cespi.
Improvvisamente il mondo scoprì di essere fragile. E il paradosso è che la fragilità si è manifestata in Cina, il simbolo per eccellenza della globalizzazione e delle sue illimitate potenzialità.
Sì, un epidemia suscitata da un virus sconosciuto ha sconvolto le nostre vite e la vita del mondo. E così dopo aver predicato e praticato mercati aperti e superamento delle barriere, ci ritroviamo a chiudere frontiere, interrompere comunicazioni, rinchiuderci ognuno nel proprio orto. Dopo aver promosso società aperte e cosmopolite, regrediamo nella nostalgia delle nazioni e del localismo.
Improvvisamente il mondo scoprì di essere fragile. E il paradosso è che la fragilità si è manifestata in Cina, il simbolo per eccellenza della globalizzazione e delle sue illimitate potenzialità.
Sì, un epidemia suscitata da un virus sconosciuto ha sconvolto le nostre vite e la vita del mondo. E così dopo aver predicato e praticato mercati aperti e superamento delle barriere, ci ritroviamo a chiudere frontiere, interrompere comunicazioni, rinchiuderci ognuno nel proprio orto. Dopo aver promosso società aperte e cosmopolite, regrediamo nella nostalgia delle nazioni e del localismo.
Con la gente per salvare salute e lavoro

«Non dobbiamo cadere nella tentazione del pessimismo, dello sconforto, della disperazione, ma piuttosto coniughiamo prudenza e discernimento». È un messaggio di speranza quello che giunge dal presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti, per l’Italia piegata (e bloccata) dal coronavirus. «Ma oggi più che mai il nostro Paese ha bisogno di responsabilità, individuale e collettiva», afferma l’arcivescovo di Perugia– Città della Pieve. E aggiunge che, nonostante la sospensione delle Messe “con il popolo” e delle celebrazioni pubbliche, «la Chiesa non è né rassegnata né disarmata, ma è al fianco del popolo».
Una task force per studiare le soluzioni per i detenuti

In piena emergenza da epidemia di coronavirus COVID-19, la rivolta dei detenuti è scoppiata un po’ in tutti gli istituti penitenziari in Italia, anche in quelle in Lombardia. Ne abbiamo parlato con col senatore del Partito Democratico Franco Mirabelli, che ieri è stato in visita al carcere di San Vittore.
Com’è la situazione nelle carceri lombarde?
È una situazione di tensioni che ieri a San Vittore ha prodotto una rivolta che si è diffusa man mano in quasi tutti i reparti, fortemente danneggiati da incendi e altri danneggiamenti.