I mafiosi e i criminali ad alta pericolosità devono tornare in carcere

Sarò pratico, ma ritengo in questo monento che la polemica tra il Giudice Di Matteo ed il Ministro Bonafede, non interessi molto a chi ha a cuore una vera lotta alle mafie.
Ci sarà il momento del chiarimento, anche se non sono molto ottimista!
Ritengo invece, molto più importante che il Decreto appena approvato, eviti le amarissime sorprese degli ultimi giorni e che il Dap funzioni in modo efficace ed efficiente, per affrontare i gravi problemi carcerari.
La Fase 2 a Vimodrone

Oltre agli aggiornamenti sanitari il Sindaco ha voluto fare un ulteriore appello alla responsabilità dei cittadini, con particolare riferimento agli assembramenti, all'accesso ai parchi e all'utilizzo di panchine.
"Non possiamo permetterci di ritornare indietro, è necessaria maggiore attenzione e consapevolezza dei comportamenti a rischio", ha detto il sindaco.
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Adesso dobbiamo dare forma alla nostra comunità digitale

Questa situazione ci impone, anche in futuro di vivere contatti e relazioni in modo diverso. Molto diverso, e per diverso tempo.
Pensiamo ai primi mesi, al primo periodo della “riapertura”. Quando potremo di nuovo stringere la mano o riabbracciarci, lo faremo con la stessa leggerezza di prima?
Abbiamo dovuto in questi mesi misurarci con la mancanza di contatti e di relazioni, portando a rendere parte della nostra vita immateriale. Affetti, relazioni, acquisti, spese…tutto è stato vissuto attraverso uno schermo, un monitor che ci ha “protetto” ma anche allontanato.
Il Governo ha fatto ciò che si poteva fare per fronteggiare l’emergenza
Credo che continuare a evocare un futuro di lacrime e sangue sia per lo meno prematuro, lo dico anche ad alcuni colleghi della maggioranza. Mettiamoci a lavorare per evitare che succeda.
Il Governo, con il Decreto Cura Italia, ha fatto quello che si poteva fare per fronteggiare l’emergenza: un intervento significativo, di 25miliardi, per consentire alla sanità di funzionare meglio e per garantire un reddito a tanti che in questi mesi non hanno lavorato.
Abbiamo anche già cominciato a pensare alle imprese: il Decreto Liquidità va in questo senso.
Una risposta comune per uscire dalla recessione

Inutile nascondersi dietro un dito. I dati delle previsioni economiche europee parlano chiaro: siamo di fronte ad una recessione in tutta l’Unione europea anzi la più DURA RECESSIONE del dopoguerra.
E l’Italia è lì, tra i paesi più colpiti, anche se per poco non è maglia nera d’Europa.
Cade il PIL (- 7.4% in Europa, ma in Italia - 9,5% e 27 stati su 27 hanno il segno meno nella crescita).
Aumenta il debito in tutti i paesi (102,6% nell’area UE, ma addirittura 158,9% in Italia).