Nascita del Governo Draghi

La nascita del governo Draghi, il 67 esimo nella storia della Repubblica, rappresenta certamente una nuova fase per il Paese.
Innanzitutto per la figura del Presidente del Consiglio, da considerarsi oggi l’italiano con maggiore credibilità europea ed oltre oceano, per una sapiente composizione del Governo, attraverso un mix virtuoso tra politici e tecnici, con una profonda innovazione di competenze rispetto ai ministeri che dovranno gestire il Recovery Fund e con la consapevolezza, attraverso il sostegno di una larghissima convergenza parlamentare, dell’assunzione di responsabilità delle forze politiche all’insegna della coesione nazionale, dopo il fallimento della stessa politica, inserita in uno scenario pandemico ed in una crisi di sistema senza pari nella Storia della Repubblica.
La città a 15 minuti non è uno slogan ma un'opportunità

Sostenibilità e transizione ecologica al centro dell’azione

È certamente un fatto molto positivo che i temi della sostenibilità e della transizione ecologica siano diventati centrali nel dibattito di questi giorni attorno alla formazione del nuovo Governo. La notizia della prossima istituzione di un Ministero della transizione ecologica è un segnale molto forte, che tuttavia sarebbe fuorviante ricondurre alla volontà di corrispondere alle richieste di una o più parti politiche. Non dovrebbe invece sorprendere l’orientamento del Presidente incaricato su questo tema. Come è noto Draghi ha messo l’Europa al centro della sua iniziativa per la formazione dell’esecutivo.
Con Draghi, con le nostre idee

Stiamo operando in una situazione molto complessa. Si può dire in continuo movimento. Per contare e incidere nel modo migliore occorre mantenere l’unità del partito in ogni passaggio fondamentale. Siamo, d’altra parte, il soggetto politico democratico essenziale. Al quale guardano, al di là dei nostri elettori, l’insieme delle forze produttive, sociali e del mondo del lavoro, come a un punto di riferimento imprescindibile.
Questa unità, voluta e realizzata con il contributo di tutti ci ha permesso nel corso dei mesi passati di salvare l’Italia da pericolose avventure.
Verso il Governo Draghi

Mentre scrivo è in corso il tentativo di Mario Draghi di formare un nuovo Governo dopo la crisi incomprensibile che è stata aperta in maniera irresponsabile e ha portato alle dimissioni di Giuseppe Conte. Una crisi assurda, aperta in piena pandemia mentre ogni energia avrebbe dovuto essere finalizzata a risolvere i problemi sanitari, economici e sociali che il Covid ha portato con sé. Una crisi che, proprio per queste ragioni, deve essere risolta presto costruendo un nuovo Governo, evitando di perdere altro tempo o, addirittura, di scivolare verso elezioni che per 4-5 mesi paralizzerebbero l’attività istituzionale mentre occorre far presto per fare al meglio le vaccinazioni, utilizzare e non perdere l’opportunità del Recovery Fund, mantenere sotto controllo la pandemia e fronteggiare l’emergenza sociale che a fine marzo, con lo sblocco dei licenziamenti, si aggraverà ulteriormente.