Tutte le mostre da non perdere

La vita culturale della città riprende gradualmente, con la riapertura delle sue principali istituzioni. Ecco un aggiornamento. Segnaliamo intanto che sabato primo maggio sono aperti Palazzo Reale, Pac e Mudec.
Pinacoteca di Brera. Dal 4 maggio riapre, di nuovo a pagamento dopo il periodo di gratuità offerto alla cittadinanza nei tempi difficili fra un lockdown e l’altro. La tessera nominale BreraCARD dà però accesso per un anno al museo fisico e ai contenuti virtuali di BreraPlus+. L’acquisto dei biglietti è possibile da domenica 2 su brerabooking.org. Riaprono anche il Caffè Fernanda e il bookshop, totalmente rinnovato e rinominato Bottega Brera. Per la Biblioteca Nazionale, appuntamento in grande stile il 5 maggio con l’inaugurazione della mostra “La Milano di Napoleone”.
La funzione del carcere

Non è semplice ma credo che sia sempre importante e utile accendere i riflettori sul carcere.
Il carcere è un luogo in cui in Italia stanno 55mila persone, di cui credo che dobbiamo farci carico.
Troppo spesso nell’opinione pubblica prevale una cultura semplificata secondo la quale in carcere ci stanno le persone che devono essere punite, per cui il carcere diventa una sorta di luogo in cui la società si vendica oppure c’è l’idea che comunque il carcere sia un luogo in cui si scaricano alcuni problemi criminali e sociale e li si lasciano lì.
Carceri: la pena è ancora rieducativa?

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Approvato il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile

In Città metropolitana Milano abbiamo approvato all'unanimità il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), il documento strategico che mette a sistema le politiche per la mobilità e l’insieme degli interventi sulle infrastrutture.
Come Consigliera Delegata alla Mobilità sono soddisfatta dell'obiettivo raggiunto, insieme ai tecnici e agli Amministratori locali: abbiamo varato un documento ambizioso che nei prossimi dieci anni potrebbe rivoluzionare la mobilità urbana nell'area metropolitana milanese e l'unanimità, espressa dal Consiglio metropolitano, testimonia il valore del lavoro fatto.
A proposito degli arresti dei terroristi rossi in Francia

A proposito degli arresti dei brigatisti e dei terroristi rossi in Francia. Erano giovani e imbevuti da un’ideologia criminale, cieca e distruttiva ed intimidirono, saccheggiarono ed attentarono con la violenza fisica alle libere istituzioni democratiche; erano giovani ed imbevuti da un’ideologia criminale, cieca e distruttiva e sequestrarono ed esercitarono gli espropri proletari con finalità eversive.
Erano giovani ed imbevuti da un’ideologia criminale, cieca e distruttiva ed uccisero molte menti lucide della Repubblica in tanti campi strutturati della Società e molti uomini in divisa, figli dei contadini meridionali, gettando nella disperazione tante famiglie.