
Gli studenti stranieri scelgono le università di Milano
Articolo di Repubblica.
Oltre 220 mila studenti universitari su 1,4 milioni di abitanti - più del 15% - nell'anno accademico 2020-2021. Di questi, 15 mila, cioè il 6,7% degli studenti universitari totali, veniva dall'estero (report Your Next Milano, Assolombarda e Milano & Partners). Ha fatto molto discutere il fatto che Milano sia scesa di due posti - da 46 a 48 - nella recente classifica di Quacquarelli Symonds delle migliori città per studenti, penalizzata dall'alto costo della vita: ma il capoluogo lombardo resta la prima città in Italia menzionata, prima di Roma.
Oltre 220 mila studenti universitari su 1,4 milioni di abitanti - più del 15% - nell'anno accademico 2020-2021. Di questi, 15 mila, cioè il 6,7% degli studenti universitari totali, veniva dall'estero (report Your Next Milano, Assolombarda e Milano & Partners). Ha fatto molto discutere il fatto che Milano sia scesa di due posti - da 46 a 48 - nella recente classifica di Quacquarelli Symonds delle migliori città per studenti, penalizzata dall'alto costo della vita: ma il capoluogo lombardo resta la prima città in Italia menzionata, prima di Roma.

Una crisi ingiustificata e ingiustificabile
Intervento di Piero Fassino.
Una crisi ingiustificata e ingiustificabile. Conte, Salvini e Berlusconi hanno privilegiato i loro tornaconti elettorali rispetto agli interessi del Paese. Adesso chiamiamo a raccolta l'Italia per bene che vuole riforme, diritti, lavoro e opportunità di vita.
Video dell'intervista di Radio Radicale»
Una crisi ingiustificata e ingiustificabile. Conte, Salvini e Berlusconi hanno privilegiato i loro tornaconti elettorali rispetto agli interessi del Paese. Adesso chiamiamo a raccolta l'Italia per bene che vuole riforme, diritti, lavoro e opportunità di vita.
Video dell'intervista di Radio Radicale»

Ciò che è avvenuto è contrario a ogni buonsenso
Articolo di Marina Berlinghieri.
Ciò che è avvenuto ieri è contrario a ogni buonsenso, e lo dico da cittadina prima che da esponente politico.
Fino a ieri osservavo incredula ciò che stava avvenendo in Parlamento, con la convinzione tuttavia che per un bene superiore e per un quadro di stabilità generale, anche i più agitati si sarebbero alla fin fine placati.
E invece alcune forze politiche che fino a ieri sostenevano il Governo Draghi hanno dimostrato un’incoscienza e un cinismo tali da lasciare davvero senza parole.
Ciò che è avvenuto ieri è contrario a ogni buonsenso, e lo dico da cittadina prima che da esponente politico.
Fino a ieri osservavo incredula ciò che stava avvenendo in Parlamento, con la convinzione tuttavia che per un bene superiore e per un quadro di stabilità generale, anche i più agitati si sarebbero alla fin fine placati.
E invece alcune forze politiche che fino a ieri sostenevano il Governo Draghi hanno dimostrato un’incoscienza e un cinismo tali da lasciare davvero senza parole.

I populismi sono burrasche che si infrangono sulle istituzioni
«La scelta di Conte e del Movimento 5 Stelle di rimettere in discussione in nome del popolo la vita del Governo Draghi non deve meravigliare. I populismi, infatti, sono come burrasche che si infrangono su tutto ciò che è Governo e istituzioni». In un editoriale che Famiglia Cristiana pubblica sul numero in edicola da giovedì 21 luglio, padre Francesco Occhetta commenta la crisi in atto. I populismi, scrive il politologo gesuita, «sono movimenti storici ciclici che compaiono quando il popolo soffre e subisce crisi finanziarie, l’aumento della disoccupazione, flussi migratori, l’incremento delle spese militari, il coinvolgimento nei conflitti, la crisi della classe media, la corruzione della classe politica e la constatazione che le classi dirigenti da popolari diventano aristocratiche. È così riemersa una cultura populista che in molti hanno alimentato nei media e nei social, oppure hanno omesso di contrastare, Chiesa inclusa».

La giornata di ieri ha cambiato l'equilibrio
Intervento di Enrico Letta (video).
Cosa è avvenuto: "La giornata di ieri ha cambiato l'equilibrio, il senso, la narrazione e la percezione della posta in gioco. Hanno sbagliato i conti coloro che, nei divani di una villa di Roma, hanno fatto una scelta di convenienza e di potere. Questa scelta il Paese non l'ha capita. La cosa più grottesca sono stati gli applausi di coccodrillo in Aula alla Camera stamani a Draghi da chi è stato responsabile a pieno titolo della caduta del governo”.
Cosa è avvenuto: "La giornata di ieri ha cambiato l'equilibrio, il senso, la narrazione e la percezione della posta in gioco. Hanno sbagliato i conti coloro che, nei divani di una villa di Roma, hanno fatto una scelta di convenienza e di potere. Questa scelta il Paese non l'ha capita. La cosa più grottesca sono stati gli applausi di coccodrillo in Aula alla Camera stamani a Draghi da chi è stato responsabile a pieno titolo della caduta del governo”.