
Dopo la tragedia di Civitanova
Articolo di Lorenzo Gaiani pubblicato dalle ACLI.
L’omicidio di un ambulante di origine nigeriana avvenuto a Civitanova Marche alcuni giorni fa ha giustamente scosso la coscienza del Paese per la particolare violenza ed efferatezza del crimine, aggravata dalla constatazione che nessuno degli astanti è intervenuto per cercar di fermare l’assassino, mentre molti con i loro cellulari hanno ripreso l’orribile scena.
In apparenza il crimine non sembra avere una matrice politica, e pare più che altro l’atto di un individuo violento e totalmente incapace di controllare la sua rabbia. In ciò il crimine si differenzia, ad esempio, da quello di quattro anni fa a Macerata (nella cui Provincia si trova Civitanova) quando un militante neofascista sparò per le vie della città su persone di colore a rischio di provocare una strage.
L’omicidio di un ambulante di origine nigeriana avvenuto a Civitanova Marche alcuni giorni fa ha giustamente scosso la coscienza del Paese per la particolare violenza ed efferatezza del crimine, aggravata dalla constatazione che nessuno degli astanti è intervenuto per cercar di fermare l’assassino, mentre molti con i loro cellulari hanno ripreso l’orribile scena.
In apparenza il crimine non sembra avere una matrice politica, e pare più che altro l’atto di un individuo violento e totalmente incapace di controllare la sua rabbia. In ciò il crimine si differenzia, ad esempio, da quello di quattro anni fa a Macerata (nella cui Provincia si trova Civitanova) quando un militante neofascista sparò per le vie della città su persone di colore a rischio di provocare una strage.

Quante tragedie della solitudine ancora?
Articolo di Carlo Borghetti.
In questi giorni di torrida estate, a Mantova una donna di 59 anni viene trovata morta nella doccia di casa sua dai vigili del fuoco: il decesso, circa un mese fa. A vegliarla, il suo cagnolino. I vicini se ne sono accorti per l’odore proveniente dal suo appartamento.
A Genova, quartiere Marassi, Christian La Fauci, scrittore 45enne, muore stroncato da un malore; la madre, ottantacinquenne e bloccata a letto, non riesce a dare l’allarme e muore qualche giorno più tardi. A scoprire la tragedia, un imprenditore che con La Fauci aveva contatti per la commissione di un libro.
In questi giorni di torrida estate, a Mantova una donna di 59 anni viene trovata morta nella doccia di casa sua dai vigili del fuoco: il decesso, circa un mese fa. A vegliarla, il suo cagnolino. I vicini se ne sono accorti per l’odore proveniente dal suo appartamento.
A Genova, quartiere Marassi, Christian La Fauci, scrittore 45enne, muore stroncato da un malore; la madre, ottantacinquenne e bloccata a letto, non riesce a dare l’allarme e muore qualche giorno più tardi. A scoprire la tragedia, un imprenditore che con La Fauci aveva contatti per la commissione di un libro.

I Balcani, l’ombra russa e l’inerzia Ue
Intervista di Formiche a Piero Fassino.
Il tempo non è una soluzione. E di tempo “non ce n’è più”. L’escalation di violenza che rischia di rigettare l’ombra della guerra sui Balcani dopo le ultime tensioni tra Serbia e Kosovo chiama in causa l’Ue e le sue responsabilità, dice a Formiche.net Piero Fassino, prima fila del Pd e presidente della Commissione Esteri della Camera.
Fassino, i Balcani tornano a fare paura?
Dobbiamo fermare assolutamente l’escalation di tensione ed evitare che uno scontro armato faccia ripiombare Serbia e Kosovo nella tragedia di venticinque anni fa.
Il tempo non è una soluzione. E di tempo “non ce n’è più”. L’escalation di violenza che rischia di rigettare l’ombra della guerra sui Balcani dopo le ultime tensioni tra Serbia e Kosovo chiama in causa l’Ue e le sue responsabilità, dice a Formiche.net Piero Fassino, prima fila del Pd e presidente della Commissione Esteri della Camera.
Fassino, i Balcani tornano a fare paura?
Dobbiamo fermare assolutamente l’escalation di tensione ed evitare che uno scontro armato faccia ripiombare Serbia e Kosovo nella tragedia di venticinque anni fa.

Serve ricambio in Parlamento
Intervista di Radio Immagina a Marina Sereni.
“Rappresentare il tuo Paese all’estero, tanto più in un periodo così difficile è stata un’esperienza straordinaria, impegnativa e bellissima. Ecco perché oggi penso che sia venuto il momento di aiutare il Partito Democratico a costruire liste forti e autorevoli, favorendo anche un ricambio in Parlamento e valorizzando le migliori energie del nostro partito e del Centrosinistra”. Così nel corso dell’intervista la vice ministra degli Esteri Marina Sereni.
Audio dell'intervista.
“Rappresentare il tuo Paese all’estero, tanto più in un periodo così difficile è stata un’esperienza straordinaria, impegnativa e bellissima. Ecco perché oggi penso che sia venuto il momento di aiutare il Partito Democratico a costruire liste forti e autorevoli, favorendo anche un ricambio in Parlamento e valorizzando le migliori energie del nostro partito e del Centrosinistra”. Così nel corso dell’intervista la vice ministra degli Esteri Marina Sereni.
Audio dell'intervista.

Bocciate dal centrodestra le proposte per intervenire sui danni del maltempo in Lomellina
La siccità in Lomellina, che ha messo in crisi la produzione risicola della Lombardia, è stata tanto grave e dannosa da assurgere agli onori delle cronache nazionali. E come conseguenza di settimane senza piogge, la grandinata di poche ore fa ha distrutto praticamente la produzione vinicola dell’Oltrepo pavese. “Eppure, sembra che alla Giunta Fontana questo non interessi proprio: avevo presentato due ordini del giorno all’assestamento di bilancio su questi temi, ma sono stati entrambi bocciati”, fa sapere Giuseppe Villani, consigliere regionale del Pd, al termine della sessione d’Aula sul documento contabile.