La grande opportunità di MilanoDomani
Lo sforzo di assegnare agli svariati aspetti dai quali è possibile leggere il futuro di Milano altrettanti tavoli di discussione dovrà essere premiato da convitati rappresentativi, certo, ma soprattutto da un ospite (il PD per l’appunto) capace di confermarsi interlocutore paritario su ogni argomento. A garanzia di tale esito non sarà sufficiente portare l’audacia riformatrice del governo nazionale, ma occorrerà un’idea di città che, nel proseguire lo spirito dell’attuale esperienza amministrativa, si ponga l’obiettivo di completare il percorso di trasformazione di Milano oltre Expo 2015, guardando alle sue risorse (soprattutto a quelle finora inespresse) e avendo ben chiare le arretratezze e le diseguaglianze che fino ad oggi ne hanno rallentato l’attuazione. MilanoDomani può essere l’occasione, l’inizio di un lavoro comune con e per i milanesi che, come protagonista, dovrà avere la meno quotata delle scommesse, quella dell’autorevolezza della politica. Solo se si sarà in grado di non abbandonare a loro stesse le tante parole d’ordine che emergeranno nel corso della discussione del 13 giugno, e di dare a ciascuna un ruolo consapevole nel progetto, il PD potrà infatti dimostrare una volta di più quel radicamento nella società di cui tanto si vagheggia nelle discussioni interne, e la cui definizione resta materia di appassionati contenziosi. Per non parlare della soddisfazione nel dare ai prossimi mesi la cadenza di una vera discussione politica, prima che attacchi definitivamente l’estenuante sarabanda delle candidature. Nient’altro che un gioco di parole, e di nomi, almeno per il momento. Un po’ come dire Leopoldina…..