No al troppo potere alla giunta regionale

Il testo approvato si limita a recepire in maniera restrittiva il decreto Balduzzi e non cambia, per esplicita ammissione della maggioranza, nella sostanza nulla rispetto alla precedente normativa, che, non possiamo non ricordare, nel passato non ha sempre portato a una gestione trasparente della sanità.
Il progetto di legge lascia alla Giunta la scelta dei vertici della sanità lombarda, invocando una responsabilità della politica che a nostro avviso è solo un alibi. Lascia il sospetto che le scelte siano fatte solo in base a criteri di spartizione e affiliazione. Una posizione diversa e lontana da quella proposta dal Partito democratico e dalla lista civica per Ambrosoli che aveva l’obiettivo di sottrarre le nomine alla discrezionalità della politica ma che è rimasta totalmente inascoltata.
La nostra proposta prevedeva l’istituzione di una commissione indipendente, altamente qualificata, composta solo da componenti esterni. La commissione avrebbe avuto il compito di valutare, non solo l’idoneità dei candidati, ma il merito e i titoli dei direttori generali di Asl e Aziende ospedaliere da nominare e proporre alla giunta una rosa di nomi doppia rispetto a quelli da nominare. La proposta prevedeva, inoltre, di lasciare ai direttori generali la prerogativa di scegliere il direttore sanitario e amministrativo, tramite avviso pubblico, sulla base della loro professionalità. Infine, si prevedeva il coinvolgimento dei sindaci nell’espressione di parere sui curriculum dei direttori generali.