Democratici a Milano, per il domani

Sappiamo quante aziende chiudono, quanti esercizi commerciali decidono di sospendere attività spesso di lunga tradizione famigliare, quanti giovani cercano disperatamente un lavoro e ancora quante donne e quanti uomini quarantenni, cinquantenni, hanno perso il lavoro e non riescono a ricollocarsi, con grande sofferenza loro e delle loro famiglie.
Il ruolo di governo che il Partito Democratico insieme ai suoi alleati esercita nella più parte di questi territori ci consegna una responsabilità di livello locale e nazionale che dobbiamo esercitare attraverso l’elaborazione e la costruzione di politiche in grado di fornire risposte chiare, tempestive e dotate di visione in grado di modificare la drammatica stagnazione che registriamo a tutti i livelli.
La politica deve assumersi il compito di ricostruire relazioni con i mondi economici, dell’impresa, del commercio che insieme alle grandi competenze dei luoghi del pensiero, della cultura, della ricerca sono in grado di fornire risposte nuove a nuove e più laceranti domande. Perciò serve un partito aperto e dialogante che si faccia carico sino in fondo della responsabilità di decidere e di governare.
Le scadenze che abbiamo di fronte nei prossimi anni – EXPO e la Città Metropolitana – rappresentano una grande occasione ma al tempo stesso un banco di prova del nostro agire. Per essere riconosciuti come portatori di innovazione dobbiamo prima di tutto lavorare su di noi e sulle nostre responsabilità di decisori.
E’ necessario quindi sincronizzare i tempi delle scelte politiche ai tempi della realtà, semplificare, individuare chi fa che cosa in maniera univoca, sanzionare chi non rispetta la sua funzione e i suoi compiti.
In questa prospettiva il Partito Democratico potrà esercitare il suo ruolo di motore di un governo innovativo per Milano Città Metropolitana, e trasformare i prossimi anni in tappe e chance di crescita.
La nostra presenza, le nostre idee impulso ad un rinnovato civismo che in una rafforzata cultura dei diritti e nella laicità delle istituzioni trova i suoi presupposti irrinunciabili. Elemento essenziale e imprescindibile è anche il protagonismo delle donne, le cui pratiche politiche rappresentano spesso riferimenti di reale innovazione.
La Città di Milano ed i Comuni, proprio perché rappresentano l’area più dinamica d’Italia, devono poter trovare nel PD un luogo di incontro, di proposte e di governo. Dobbiamo proporci di rappresentare un numero sempre più crescente di donne e uomini che riconoscono la nostra capacità di costruire strategie cogenti in grado di coniugare benessere, equità e sostenibilità.
Non ci può sfuggire che il presupposto a cui nessuno si sottrae è la ricostruzione di un rapporto di fiducia tra le persone e la politica in una fase della nostra storia in cui troppo spesso i partiti hanno disatteso per propria responsabilità a questo mandato. In questa direzione i gruppi dirigenti, snelli e operativi, devono agire in un processo di costante “rendicontabilità” aperta e trasparente.
I Circoli, i luoghi collettivi ed ogni altra forma di costruzione di idee e proposte camminano sempre sulle gambe di donne e uomini disposti a dedicare tempo, pensiero, fatica ad un progetto comune. Il nostro compito è sostenere, promuovere questa enorme potenzialità, ancor di più un tempo in cui i tradizionali sistemi di finanziamento dei partiti stanno per essere superati ed è necessario porsi l’obbiettivo di individuare forme e modi di partecipazione e sostegno economico delle azioni che intraprenderemo.
Il cambio di passo risiede proprio nella capacità di consolidare nel tempo e valorizzare il lavoro di ognuno primi fra tutti i nostri amministratori locali Sindaci, Assessori e Consiglieri e delle centinaia di persone che ogni giorno rendono viva l’esistenza del partito: coordinatori di circolo, di zona ed iscritti. Protagonisti tutti di un processo in cui reciprocità e responsabilità sono ingredienti essenziali per costruire la nuova classe dirigente, competente, libera, inclusiva e capace di assumersi quel ruolo di leadership di cui tutti avvertiamo la necessità.
Il Congresso che svolgiamo, tanto importante quanto la serietà del contesto economico e sociale in cui si svolge, deve rilanciare la presenza e la partecipazione del PD nei processi sociali, coniugando la presenza territoriale con la costruzione di legami e relazioni con i mondi del sapere, del lavoro, del terzo settore, della comunicazione e della ricerca, di tutte le componenti più dinamiche della nostra realtà.
Duomo - Chiara VettrainoIl tema non è un partito più o meno “pesante” ma la necessità di promuovere la diffusione e la conoscenza delle proposte politiche del PD nel tessuto territoriale e sociale dell’area metropolitana milanese. Per fare questo è necessario rimodulare organizzazione e funzioni in sintonia con i tempi della vita quotidiana con tre obiettivi:
- rimettere al centro i cittadini che, in differenti ambiti, decidono di aderire alla nostra proposta politica e chiedono di essere protagonisti della vita democratica del partito
- dare forza ai luoghi di discussione e decisione che dovranno essere aperti ed inclusivi ma determinare alla fine l’assunzione di posizioni chiare
- valorizzare le buone prassi già esistenti a livello territoriale, facendo di esse la base della costruzione politica della Città metropolitana evitando il rischio di ridurla a semplice adempimento burocratico.
La realizzazione di questi obiettivi che passa attraverso la verifica, la fiducia e la legittimazione è la sostanza del cambiamento e la concreta pratica di innovazione.