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Nella manovra nessuna priorità al Ponte della Becca

Scritto da Alan Ferrari.

Alan Ferrari In extremis e, appena in tempo per evitare l’esercizio provvisorio, è stata approvata dal Parlamento la Legge di Bilancio 2019.
Una Manovra Contro il Popolo con la quale Cinque Stelle e Lega alzano le tasse, tagliano le pensioni a partire da 1.200 euro al mese, riducono gli investimenti e prevedono di alzare l’IVA - per il 2020 ed il 2021 - fino al 26,5% (ovvero ammazzeranno i consumi).
Una manovra che raddoppia le tasse per tutto il no profit e il volontariato, taglia i soldi alle Università e alla cultura.
Quindi, al di là del metodo usato al Governo per approvare questa legge, che ha ucciso le prerogative di Camera e Senato (a fronte del quale, come Gruppo Pd del Senato, abbiamo addirittura dovuto promuovere un ricorso alla Corte Costituzionale), il mio giudizio è durissimo.
Pagheranno gli italiani, i più giovani, le imprese, i pensionati, le persone più fragili aiutate dai volontari.
Pagherà un’Italia lasciata senza futuro.
E per Pavia?
Il nuovo Ponte della Becca non è una priorità del Governo.
Infatti, i miei emendamenti per assicurare fondi adeguati e garantiti alla realizzazione, non sono stati nemmeno esaminati.
Chiederò al Presidente della Provincia Vittorio Poma di organizzare un incontro con tutti i Parlamentari pavesi in modo da far emergere quanto la realizzazione del nuovo Ponte della Becca sia una priorità tra le Infrastrutture italiane. Una realtà per la quale questo Governo non ha ancora compiuto alcun atto per riconoscerla.
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