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Il momento di esserci è adesso!

Scritto da Emanuele Fiano.

Emanuele FianoHanno attaccato l’autonomia decisionale del Presidente della Repubblica, ne hanno chiesto l’Impeachment, poi hanno attaccato l’autonomia della Magistratura, “perché non è eletta come loro”, adesso attaccano la libera stampa e i giornalisti, fatta di “puttane e infimi sciacalli”, perché non raccontano quello che loro vorrebbero e cioè i fatti, a prescindere che i giudici li considerino reato o meno, e loro rispondono con i tagli all’editoria, e adesso anche alle librerie. Hanno attaccato qualsiasi autorità eletta o nominata si permetta di giudicare il loro operato, Fondo Monetario, INPS, Commissari europei, Banca Europea.
Stanno per approvare i referendum, abrogativi e propositivi, senza quorum, allargando gli argomenti, così da esautorare definitivamente il Parlamento rispetto al rapporto diretto con il Popolo.
Sono favorevoli a far circolare più armi, a impedire l’accoglienza diffusa per chi ne ha diritto e ridurranno migliaia di persone accolte con trattamento umanitario in irregolari nel giro di qualche mese. Senza pensare ai 40.000 posti di lavoro persi in un solo mese con il loro Decreto Dignità, ai miliardi di euro persi con l’aumento dello spread e le vertiginose cadute borsistiche.
Questi non sono episodi; questi sono i binari su cui corre la volontà politica di chi governa il Paese di portarci verso una nuova dimensione di “democrazia illiberale e autoritaria”. In Italia e in Europa.
Prima di loro, con noi, con i nostri governi, tutto questo non sarebbe potuto succedere e, infatti, non è successo! Ma gli elettori hanno scelto in maggioranza loro, per molti motivi, compresi errori o mancati interventi da parte nostra. Ora però qualcuno apre gli occhi. Per questo sono convinto che serva una nuova ribellione civile, oltre i confini dei Partiti. Come successo a Torino.
A noi serve fare il nostro congresso per eleggere un segretario capace di mantenere salda la barra di una sinistra moderna, innovatrice, riformista. Io ho dato il mio appoggio a Matteo Renzi e ai nostri governi, ho lavorato nella segreteria politica del PD e ho lavorato in Parlamento per il successo del governo, ho visto in quella stagione la sinistra che usciva dall’angolo, allargava i confini e disegnava il futuro. Conquistando un consenso grandissimo. Poi qualcosa si è rotto, dentro il Partito e nel Paese. Si possono trovare errori e fare critiche, ma cancellare quanto di buono è stato fatto, no. Il disastro che stiamo vedendo sotto i nostri occhi ci dice chi fossero quelli che criticavano il nostro lavoro. Dove portassero le loro critiche. Verso quale idea di Paese e di Democrazia volessero trascinarci.
Deve essere chiaro: non c’è speranza di cambiamento in questo Paese senza il PD e non c’è speranza se noi non affermiamo una nuova guida con lo strumento delle primarie. Se Marco Minniti offrirà la sua candidatura io l’appoggerò e lavorerò per il suo successo al Congresso. Sono preoccupato per il mio Paese e per il mio Partito. E per nessuno dei due voglio tirarmi indietro e lasciare il campo. Anzi, voglio fare ancora di più e farlo adesso!

Per seguire l'attività di Emanuele Fiano: sito web - pagina facebook

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