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Il PD per l'Italia

Scritto da Dario Franceschini.

Dario Franceschini
Sintesi dell’intervento svolto da Franceschini a cura dell’agenzia Ansa.
Pd: Franceschini, usciremo dalla crisi dopo il congresso. 'Normale che dopo sconfitta così analisi non duri tre giorni' - "E' naturale che dopo una sconfitta così ci sia una fase di analisi per capire come uscirne ed è normale che non duri tre giorni o un mese questo percorso finirà con il congresso nazionale". L'ha detto l'ex segretario Pd, Dario Franceschini, ospite della Festa dell'Unità di Bologna. Quanto ai tempi, per Franceschini, "questo percorso si deve chiudere prima che parta la campagna elettorale delle europee, quindi entro febbraio".
Governo: Franceschini, con manovra nodi verranno al pettine 'Hanno già ammorbidito toni. Loro promesse impossibili' - "Con l'autunno arriveranno i nodi al pettine per questo Governo che è vissuto solo di propaganda. La luna di miele tra i cittadini e Governo finirà abbastanza presto". L'ha detto l'esponente Pd, Dario Franceschini, parlando alla Festa dell'Unità di Bologna. Per l'ex segretario Pd a segnare le difficoltà nei rapporti tra cittadini e il Governo gialloverde arriveranno con la legge di bilancio "guardate come hanno ammorbidito i toni rispetto ai proclami. L'elenco delle cose che hanno promesso da quando sono al governo è un elenco impossibile. Lo sanno benissimo, lo sa bene Tria, e quindi arriverà questa ondata di delusione".
Governo: Franceschini, è il più pericoloso della storia 'Non c'è Berlusconi che tenga. Muove istinti più reazionari' - "Serve un'opposizione dura intransigente e quotidiana perché abbiamo il Governo più pericoloso della storia repubblicana, non c'è Berlusconi che tenga. Fa emergere gli istinti più reazionari". L'ha detto l'ex ministro, Dario Franceschini, parlando alla Festa dell'Unità di Bologna. "Serve un'opposizione forte - ha detto - noi dobbiamo puntare a far cadere questo Governo. Perché più tempo passa più fa danni". Quanto agli elettori "Togliamoci dalla testa che i nostri che hanno votato Lega o 5 Stelle, e sono tanti, se come è probabile rimarranno delusioni torneranno automaticamente da noi. Torneranno solo se sapremo offrirgli persone e qualità. Di rendita non si può più vivere, i pop corn sono un'illusione".
Pd: Franceschini, superare schema coalizione, tempi cambiati 'Se Calenda e Damiano con Dem, perché non Casini e Errani?' - Andare oltre l'idea di una coalizione 'classica' con il Pd 'omogeneo' al centro, un partito più a sinistra e uno più a destra, perché i tempi sono cambiati. "E il Pd, pur se si è rimpicciolito, non è omogeneo. E allora io dico, ma se io sono nello stesso partito con Calenda o Damiano perché non posso esserlo con Casini o Errani". L'ha detto, parlando alla Festa dell'Unità di Bologna, l'ex segretario Pd, Dario Franceschini, tornando ad auspicare un allargamento dei confini del Pd. Ad ascoltarlo, in prima fila accanto all'ex ministro Gian Luca Galletti, lo stesso leader centrista, Pier Ferdinando Casini. "Noi abbiamo sempre ragionato sul fatto che il migliore modo per vincere le elezioni era una coalizione - ha detto Franceschini - Ma ci sono delle novità: i nostri avversari sono un partito da solo e una coalizione, il centrodestra, che lo sta diventando con la Lega a quelle percentuali". Per questo, "se togliamo le piccinerie, possiamo essere un contenitore nuovo che cambia con i tempi. E' un tema, non è che ho già scelto una strada, è un tema su cui discutere".

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