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Fecondazione assistita e caso Stamina

Scritto da Emilia De Biasi.

Emilia De BiasiSulla fecondazione eterologa è apprezzabile lo sforzo delle Regioni ma sono fondamentali linee guida nazionali da parte del Ministero perché questo è un compito che può assolvere immediatamente dal momento che la sentenza della Corte costituzionale dice che non c'è vuoto legislativo e, per ottemperare alla stessa sentenza, occorre garantire uniformità di prestazioni e di sicurezza su tutto il territorio nazionale. Le Regioni hanno dimostrato coraggio e lungimiranza. Ora tocca al Ministero della salute fare altrettanto con la definizione di linee guida nazionali, poiché la sentenza della Corte costituzionale afferma che non c'è vuoto legislativo e che occorre garantire uniformità di prestazioni e di sicurezza su tutto il territorio nazionale. E' un'urgenza che risponde alle coppie sterili e al loro diritto alla genitorialità, come affermato dalla sentenza. Il Parlamento, come sempre, è pronto a fare la sua parte per norme moderne, fiduciose nella scienza e legate ai protocolli internazionali in materia.

 

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Sulla fecondazione eterologa

Scritto da Emilia De Biasi.

Emilia De BiasiIntervista a Emilia De Biasi (Presidente della Commissione Sanità del Senato) a cura di Giovanni Rodriquez per Quotidiano Sanità
"Il tema è molto delicato. Stiamo parlando di una malattia: la sterilità. Dobbiamo dare una risposta alle coppie affette da questa patologia e ottemperare alla sentenza della Corte Costituzionale che ha sancito, per loro, il diritto alla genitorialità. Per far questo, non essendoci un vuoto normativo, servono immediatamente delle linee guida nazionali. Il ministro Lorenzin deve avere coraggio e assumersi le proprie responsabilità emandandole. A quel punto il Parlamento, con lo stesso senso di responsabilità, si occuperà di legiferare su tutte quelle questioni bioetiche riguardanti i vari aspetti della fecondazione eterologa". Così la presidente della commissione Igiene e Sanità del Senato, Emilia Grazia De Biasi (PD), ha chiarito la sua posizione a pochi giorni dall'approvazione, da parte della Conferenza delle Regioni, delle direttive per l'introduzione della fecondazione eterologa in Italia.

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Fondi per l'ospedale di Rho e l'azienda ospedaliera Salvini

Scritto da Carlo Borghetti.

Carlo Borghetti L'assessore regionale alla Sanità Mantovani mi ha comunicato che il Governo ha sbloccato per le strutture dell'Azienda Ospedaliera Salvini (Ospedale di Rho compreso) la cifra complessiva di 42 milioni e 693mila euro. Si tratta di un Decreto Dirigenziale del 29 agosto che è stato velocemente firmato a Roma dopo che il 4 agosto la Regione Lombardia aveva approvato la richiesta di finanziamento dell'Azienda, anche su sollecitazione mia e dei colleghi consiglieri regionali Cecchetti e Tizzoni, come si ricorderà.
Si tratta davvero di un motivo di soddisfazione: la collaborazione tra i consiglieri regionali rhodensi e la collaborazione tra il Governo regionale di Maroni e il Governo nazionale di Renzi ha prodotto in tempi veloci un risultato importantissimo per il nostro territorio e i nostri ospedali, atteso da parecchio tempo. Ora l'Azienda Ospedaliera può procedere con le gare d'appalto per aggiudicare i lavori, che per oltre 8 milioni riguarderanno anche il plesso di Rho.

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M5S irresponsabile per avere ribalta mediatica

Scritto da Emanuele Fiano.

Emanuele FianoIraq: inconcepibile M5S su copertura terrorismo Isis come Germania negli anni '30 

"La teoria di fondo che anima le inconcepibili e pericolose parole di Di Battista è che dietro ogni terrorista ci sia una giusta motivazione da ascoltare. In realtà quanto invece emerge dalla vicenda dell'Isis, citata dal parlamentare 5 stelle ci parla piuttosto di una ventata integralista, priva di ogni fondamento di diritto o di una pur aberrante rivendicazione, ma che pone come base l'idea che chiunque non si assoggetti al volere o al credo di quella fazione è un soggetto da eliminare fisicamente. Donne, bambini o vecchi che siano. Un po' come nella Germania degli anni 30. Ma al di là del grave deficit di analisi della vicenda irachena quello che è ancor più insopportabile nelle parole di Di battista è la copertura morale che nel suo post da al gesto terroristico il nostro Paese ancora piange le decine di morti e feriti degli anni di piombo: anche gli autori di quelle stragi, di quei morti, erano soggetti da elevare al rango di interlocutori? Secondo me no; non qualsiasi morale ha valore, c'è un minimo comun denominatore di civiltà che deve essere condiviso, altrimenti non ci può essere dialogo". Lo dice Emanuele Fiano, deputato e responsabile sicurezza del Pd, a proposito di quanto scritto dal deputato M5s Alessandro Di Battista sull'Iraq.

 

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