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Perché è stato bocciato l'ordine del giorno sui disturbi alimentari?

Scritto da Carlo Borghetti.

“Siamo contenti che l’assessora al Welfare e vicepresidente Moratti abbia deliberato risorse destinate alla cura dei disturbi dell’alimentazione, ma ci chiediamo come e quando saranno utilizzate e soprattutto perché la nostra richiesta su questi temi sia stata bocciata dal centrodestra solo pochi giorni fa”, è il commento di Carlo Borghetti, consigliere regionale del Pd e vicepresidente d’Aula, alla notizia che sono state stanziate risorse destinate ai Dca.
“Su questo tema avevo presentato a giugno un’interrogazione a risposta scritta incentrata, in particolare, sulla situazione che sta vivendo la struttura milanese Centro disturbi del comportamento alimentare San Raffaele Turro, ma non ho avuto nessun riscontro, finora – fa sapere Borghetti –. La scorsa settimana, nell’ambito della discussione sull’assestamento di bilancio, avevo presentato un ordine del giorno in cui ponevo l’accento su queste situazioni e impegnavo la Giunta regionale a stanziare le risorse non utilizzate nell’anno 2021 nell’esercizio 2022, così da potenziare i servizi per i soggetti affetti da Dca. Inoltre, chiedevo di stanziare 1,5 milioni di euro per ciascuno degli anni del prossimo bilancio triennale, oltre a coinvolgere maggiormente le associazioni dei familiari dei pazienti Dca e a inserirli all’interno della Cabina di regia per la prevenzione e la cura dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione. Richieste bocciate tout court, come ogni emendamento e ordine del giorno presentati dall’opposizione, per scelta politica di Lega e centrodestra”.
Dagli scranni della presidenza, Borghetti si chiede, dunque, “come mai il nostro ordine del giorno è stato bocciato, quando era in animo di intervenire proprio in questo senso sull’importante tema dei disturbi alimentari. Forse non si voleva dare al Pd la soddisfazione di aver suggerito una soluzione al problema? Di aver dato la risposta tanto attesa dalle famiglie? O non è che piuttosto la Lega ha imposto alla Moratti di non dare l’ok agli ordini del giorno del Pd? Abbiamo visto in diretta l’assessore Guidesi richiamato all’ordine dal capogruppo leghista Anelli proprio su un nostro atto, a cui il delegato allo Sviluppo economico avrebbe dato volentieri il via libera. A pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina”, conclude sarcastico il consigliere dem.

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