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I nodi resteranno

Scritto da Alessandro Del Corno.

Articolo di Alessandro Del Corno.

Il governo del Presidente o di Responsabilità nazionale è giunto al capolinea in una cornice parlamentare assai confusa.
La crisi è nata per lo strappo del Presidente dei 5 Stelle Conte, ma alla fine, la spina l’ha staccata il centrodestra nel suo insieme.
L’ultimo esecutivo è stato il governo presieduto dalla figura italiana più stimata in campo internazionale ed ha dovuto affrontare l’emergenza pandemica, la crisi economica e per ultimo, una guerra in piena Europa dopo 75 anni di pace con tutte le ricadute che stiamo subendo.
L’autorevolezza e l’immenso prestigio di Draghi, ha consentito inizialmente all’Italia di gestire al meglio le ingenti risorse del PNRR in un quadro di parziali attuazioni di riforme, di efficiente lotta al covid e ciò, aveva contribuito ad offrire un quadro di rilancio economico e di stabilità del Paese.
Draghi ha svolto, al netto di alcune timidezze sul piano sociale, al meglio il suo operato di governo ed era auspicabile un suo proseguimento fino alla fine della legislatura, essendo consapevoli che l’arrivo del banchiere centrale a Palazzo Chigi, oltre ad essere sicuramente una grande opportunità, rappresentava anche il termometro più evidente di una crisi politica ed istituzionale che da anni, si è fatta crisi di sistema più nel suo complesso.
Difficilmente le prossime elezioni, potranno sciogliere i nodi di cui sopra.
Difficilmente!
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