Le scelte hanno un peso

Articolo di Edoardo Pivanti.

I viaggi di ritorno in treno sono sempre fonte d’ispirazione. Difficilmente riesco a dormire per il terrore atavico di perdere la stazione e ritrovarmi chissà dove. E allora penso, rifletto, rimugino, macino idee. E ce n’è una che mi frulla in testa da un po’ di giorni.
Sicuramente avete avuto modo di leggerlo sui miei social dove non manca occasione di arricchire il mio racconto.
Da qualche settimana sono diventato Assessore della Comunità Montana del Lario Intelvese, con delega a Cultura, Turismo e Sport.
Una bella zuppa per un territorio che di turismo ci vive. Ma anche questo piccolo traguardo comporta scelte che hanno un peso, pesano sempre.
Me ne sono reso conto non tanto durante la prima giunta, nella quale mi sono limitato all’ordinario passaggio di consegne, ma nella seconda riunione tra assessori, dove ho preso parte alla discussione con proposte, suggerimenti e alcuni punti sviluppati direttamente da me che si tradurranno in delibere.
Trovarmi a dire “spostiamo x mila euro per l’attività y nel comune z”, oppure “perché dal bando dell’ente tizio non proviamo ad immaginarci di costruire la proposta sempronia?” mi ha fatto pensare. Non sono numeri di un pallottoliere che sposti da una voce all’altra solo perché vanno fatti quadrare i conti.
Sono soldi pubblici, sono soldi di tutti, e ti hanno eletto per gestirli al meglio. E ti rendi conto che non è vero che non cambia nulla, le tue decisioni in quel momento possono fare la differenza per persone, per comunità intere. Può sembrare ovvio in un’esperienza di governo, ma non lo è quando ne senti il peso mentre lo fai e ci rifletti.
E credo che nessun eletto, nessun rappresentante delle Istituzioni dovrebbe dimenticarselo: le nostre azioni hanno un peso. Pesano sempre. Altrimenti se li consideriamo solo numeri, è meglio occuparsi di altro, perché dietro quei soldi c’è lavoro, il nostro lavoro, il lavoro di tutti. E il lavoro di tutti è dignità, e quindi cerchiamo di rappresentarlo al meglio.