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Alzaia Naviglio pavese, confermati i tempi di realizzazione

Scritto da Arianna Censi.

Arianna CensiIntervista di MilanoSud a Arianna Censi.

Nell’aprile dell’anno scorso, all’indomani del primo lockdown duro, Milano provò a organizzarsi per far fronte alla pandemia. Venne presentato “Milano 2020 - Strategie di adattamento”, in cui, tra le diverse azioni, fece anche la comparsa per la prima volta l’idea della città a 15 minuti: un programma per favorire la ciclabilità, con interventi “leggeri” da realizzare subito, come le zone a 30 km/h e le corsie ciclabili, ovvero i percorsi in carreggiata con segnaletica verticale e orizzontale. Per i percorsi nel sud Milano fu indicata una prima tempistica, che sconta diversi ritardi. Per conoscerne i motivi e capire quale sia la situazione attuale, abbiamo incontrato la neo assessora alla Mobilità Arianna Censi.
Il piano della ciclabilità dopo un avvio veloce sconta dei ritardi, come mai?
«Il grande piano delle ciclabili presentato nel 2020 dal Comune di Milano prevedeva diverse fasi di realizzazione e in particolare il raggiungimento di 35 km di piste nello stesso anno. Questo obiettivo è stato raggiunto, anzi superato. Ma non tutte hanno avuto la stessa facilità di realizzazione».
Per citare alcuni esempi, l’inizio lavori per il percorso Missaglia-Dudovich-Boeri-Bazzi, era previsto per l’inverno 2020-21 Attualmente è stata solo asfaltata la via Dudovich.
«Per il tratto Missaglia Dudovich il progetto di segnaletica orizzontale è concluso ed è in verifica la segnaletica verticale. Nel frattempo stiamo lavorando con un’ottica metropolitana, in modo che i confini del Comune non siano anche un automatico stop alle piste ciclabili».
Percorso Faenza-Famagosta-Cermenate: i lavori sarebbero dovuti iniziare l’estate scorsa…
«Anche questa ciclabile, come quella di Dudovich, è inserita nel piano complessivo delle ciclabili. In previsione di questi lavori sono partite nelle scorse settimane le strade 30 km/h nei controviali, installando la segnaletica. Questo era propedeutico alla realizzazione della pista ciclabile in vista dei futuri lavori».
Alzaia Naviglio pavese. I lavori sembrano prossimi alla conclusione da tempo, ma procedono molto lentamente.
«I lavori non sono fermi ma, poiché sono piuttosto complessi e si svolgono in spazi molto ristretti, devono procedere con relativa lentezza per tenere conto di diverse esigenze e problemi, in parte previsti in parte no. Primo fra tutti quello di moderare l’impatto del cantiere sui parcheggi e sulla viabilità. Il completamento delle opere del primo lotto richiederà, tra l’altro, la chiusura provvisoria, per alcuni giorni, dell’Alzaia da via Darwin a via Fra Cristoforo e il provvisorio restringimento di alcuni rami del trafficato nodo stradale Liguria-Tibaldi-Alzaia Pavese-Ascanio Sforza. Tutte le opere che comportano impatto sulla viabilità andranno quindi programmate con molta attenzione. Bisogna poi anche considerare che alcune opere, come le asfaltature, possono essere eseguite solo in primavera- estate. E nello stesso tempo l’amministrazione ha deciso di abbinare alla costruzione della pista ciclabile, la sostituzione del parapetto metallico lungo il Naviglio Pavese. Queste opere potranno partire solo dopo Natale perché nel corso del 2021 ci sono stati problemi a fornire così grandi quantitativi di acciaio, come le difficoltà riscontrate dalle imprese nella disponibilità di manodopera. La previsione rimane comunque quella di terminare i lavori entro il 2022».

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