Stampa

Il territorio che verrà: cosa c’è nel piano territoriale metropolitano appena approvato

Scritto da Arianna Censi.

Arianna CensiArticolo di Arianna Censi pubblicato da Cooperazione e Solidarietà.

Lo scorso 11 maggio il Consiglio metropolitano ha approvato il Piano territoriale metropolitano (PTM). Si tratta dello strumento fondamentale attraverso il quale è possibile governare tutto ciò che avverrà sul territorio metropolitano nei prossimi anni. Il Piano infatti indica la strada da percorrere, fornisce il quadro di riferimento non solo normativo, ma concettuale, una visione di ciò che andrà fatto: insomma, non solo indica la strada, ma anche gli strumenti e la filosofia necessari a percorrerla. Molti pensano che questi strumenti, cosiddetti regolatori, siano meri esercizi burocratici, non cogliendo, invece, la portata e l’importanza che essi assumono.
Da questo momento in poi, tutto quello che avverrà sul territorio metropolitano dovrà fare riferimento al PTM: le strade, le nuove costruzioni, gli interventi ecologici, l’agricoltura, la mobilità pubblica. Gli strumenti regolatori, oltre al PTM vorrei citare il PUMS (Piano urbano per la mobilità sostenibile) e il Piano Strategico Metropolitano, sono stati previsti dal legislatore per fornire la cornice agli interventi della pubblica amministrazione: senza di essi ci ritroveremmo a prendere decisioni ispirate al momento, non programmate e prive di visione. È per questo semplice motivo che sono essenziali. I principi ispiratori del PTM che stanno alla base della sua costruzione riguardano essenzialmente la tutela delle risorse non rinnovabili (suolo, acqua, aria, energia da fonti fossili), l’equità territoriale, la tutela del patrimonio paesaggistico-ambientale, l’attuazione e la gestione del piano attraverso la semplificazione delle procedure, la digitalizzazione degli elaborati, il supporto ai comuni e alle iniziative intercomunali. Gli obiettivi generali che il PTM sviluppa e approfondisce si sviluppano a partire dalla necessità di coordinare, dare coerenza a tutte le azioni relative ai contenuti e ai tempi degli accordi internazionali sull’ambiente. l’Agenda 2030 dell’ONU per lo sviluppo sostenibile, infatti, prevede, tra i 17 obiettivi che la compongono, competenze territoriali del PTM come acqua pulita e igiene, energia pulita e accessibile, industria, innovazione e infrastrutture, la riduzione delle disuguaglianze, Città e comunità sostenibili, consumo e produzione responsabili, azioni concrete per il clima. Questi obiettivi dell’Agenda ONU 2030 hanno ispirato e permeano il PTM. Ma, come dicevo, gli obiettivi del Piano e i suoi principi impattano molto più ampiamente non solo il territorio oggi ma il suo sviluppo futuro. La Città metropolitana ha portato a compimento il percorso di costruzione e attuazione del Piano, in stretta collaborazione con i Comuni, i portatori di interesse, le associazioni, la Regione. Ha voluto dunque indicare la strada, ma non in isolamento, costruendo invece un percorso virtuoso dal basso, fatto di ascolto e di confronto, unica strada questa per ottenere risultati validi nel tempo su materie che impattano la vita di tutti noi. E questa strada condivisa prevede, tra le altre cose, l’impegno a migliorare i servizi per la mobilità pubblica e la loro necessaria coerenza con il sistema insediativo; favorire in via prioritaria la localizzazione degli interventi insediativi su aree dismesse e dove esista un tessuto sociale concreto; favorire l’organizzazione policentrica del territorio metropolitano, facilitando così l’erogazione dei servizi e diminuendo gli spostamenti; migliorare la compatibilità paesistico-ambientale di tutti gli interventi sul territorio, siano essi abitativi o industriali; potenziare la rete ecologica metropolitana e sviluppare la rete verde metropolitana, con più alberi, tutela e crescita di parchi e aree verdi; rafforzare gli strumenti per la gestione del ciclo delle acque; tutelare e diversificare la produzione agricola, importante ramo produttivo del territorio. Governare significa non soltanto prendere decisioni, assumendosene la responsabilità, ma significa anche avere una visione, programmare e guardare al futuro.

Per seguire l'attività di Arianna Censi: sito web - pagina facebook

Pin It