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Un approccio costruttivo

Scritto da Chiara Braga.

Chiara BragaArticolo di Chiara Braga pubblicato da Economia Circolare.

La versione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) approvato lo scorso 13 gennaio 2021 dal Consiglio dei Ministri vede accolte molte delle indicazioni che come Partito Democratico abbiamo rappresentato nell’interlocuzione con il Governo. Senza urlare o far saltare il banco, ma avanzando le nostre proposte concrete. Sono certa che il testo sarà ancora migliorato dall’esame del Parlamento.
Si tratta di un piano con più investimenti e meno incentivi, centralità della sfida della transizione ecologica e digitale e verso un’economia sempre più circolare, più risorse per la sanità e le infrastrutture sociali, lotta alle disuguaglianze di genere, misure per le nuove generazioni e per ridurre le disparità territoriali.
C’è ancora molto da fare ma restiamo convinti che un approccio costruttivo al piano siano la via migliore per centrare l’obiettivo.
Per questo continuiamo a lavorare anche in queste ore così complicate con questo approccio. Perché riteniamo essenziale confrontarci con i sindacati, le associazioni delle categorie economiche, la cooperazione, i rappresentanti del sociale e il Terzo Settore, le associazioni delle donne, i giovani, le associazioni ambientaliste e i livelli territoriali di governo per un confronto sulle priorità e i contenuti del PNRR, in un passaggio decisivo per il futuro dell’Italia e dell’Europa.
L’opportunità data dal PNRR ci mette infatti di fronte ad una responsabilità che non possiamo fallire; non si tratta soltanto di affrontare i problemi generati dall’emergenza sanitaria ma di aggredire debolezze e colmare divari strutturali con i quali facciamo i conti da anni. Non certo un’azione di “restaurazione” per ripartire da dove eravamo, ma una radicale modernizzazione del nostro sistema economico e sociale. Digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo; rivoluzione verde e transizione ecologica, economia circolare; infrastrutture per la mobilità; istruzione, formazione, ricerca e cultura; equità sociale, di genere e territoriale; salute sono le missioni da perseguire per affrontare le sfide identificate dal Piano.
Costruire una nuova fase di crescita che sia equa e sostenibile significa riorientare tutte le nostre scelte economiche, da quelle industriali, energetiche, di consumo, coniugando la sfida ambientale con quella sociale, per evitare che i costi della transizione pesino sulle fasce più fragili e che il rilancio passi da politiche dannose per l’ambiente. Non si tratta solo di “riparare e recuperare” per il qui e ora, ma di plasmare un modo migliore di vivere per il mondo di domani. Una sfida decisiva per il nostro futuro, a cui il Partito democratico intende contribuire con responsabilità e visione.

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