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La grande sfida della ripresa

Scritto da Chiara Braga.

Chiara Braga Intervento di Chiara Braga.

Legge di bilancio, Decreti Ristori, Recovery plan: la chiusura di quest’anno ci ha visti impegnati su questi tre fronti per sostenere il Paese e accompagnarlo verso la grande sfida della ripresa.
Nei provvedimenti assunti nell’arco dei mesi precedenti dal Governo e ulteriormente migliorati in Parlamento grazie al lavoro del PD si sono stanziate risorse imponenti per contrastare la pandemia e fronteggiare l’impatto economico e sociale della crisi, cercando di affinare via via strumenti adottati spesso nell’emergenza.
È il caso dei quattro Decreti ristori che hanno messo in campo complessivamente 18 miliardi: risorse destinate al rafforzamento del sistema sanitario e al sostegno delle attività e dei settori economici più colpiti dalla crisi anche a seguito delle inevitabili restrizioni; strumenti di protezione dei lavoratori e delle categorie sociali più fragili, cercando di accelerare e rendere il più possibile automatico il trasferimento di queste risorse a chi ne ha diritto.
La Legge di Bilancio che verrà approvata in via definitiva dal Parlamento nei prossimi giorni conferma e rafforza l’impianto dei provvedimenti economici già assunti dal Governo, ponendo le basi per un progetto di rilancio del Paese che dovrà integrarsi con il piano di utilizzo delle risorse europee ordinarie e straordinarie.
Nella Legge di Bilancio trovano spazio misure fondamentali per sostenere la campagna vaccinale (una buona notizia l’avvio in Italia, come in tutta Europa, il 27 dicembre) insieme ad altre importanti misure di potenziamento del sistema sanitario, come i 100 milioni per il rinnovo contrattuale per tutti gli operatori della sanità e gli investimenti nell’edilizia sanitaria.
Si compiono anche scelte fondamentali per sostenere e rilanciare il nostro sistema produttivo: le misure importanti a sostegno di settori strategici come l’automotive, il rifinanziamento di Industria 4.0, il sostegno al settore della cultura e della formazione, le risorse per aiutare il commercio e il turismo, la proroga a tutto il 2022 del superbonus per la riqualificazione energetica degli edifici, che viene affinato per migliorarne gli aspetti applicativi e esteso all’abbattimento delle barriere architettoniche.
Sul fronte del lavoro la Manovra segna degli importanti risultati con i 276 milioni per la riforma dell’assegno di ricollocazione e delle politiche attive, l’introduzione per la prima volta di uno strumento di protezione per i lavoratori autonomi che perdono il loro reddito, l’esonero dei versamenti dovuti da partite IVA e professionisti più colpiti dalla pandemia.
La legge di bilancio ha anche una forte connotazione sociale che il PD ha rafforzato nell’esame parlamentare affinché nessuno, in questa terribile crisi, sia lasciato solo. Penso al potenziamento dei servizi sociali per costruire una vera rete territoriale di protezione sociale, le misure per il Terzo settore, l’incremento del fondo di solidarietà comunale in particolare per aumentare i posti negli asili nido.
Molto positive anche le misure a sostegno della parità di genere, con un primo finanziamento del Fondo per la parità salariale, l’aumento a 10 dei giorni di congedo obbligatorio dei padri, le misure di sostegno al reddito per le madri disoccupate e per favorire il loro rientro al lavoro, il Fondo per il contrasto della discriminazione di genere e per la promozione della libertà femminile.
Quest’anno più che mai non è stato semplice costruire una legge di bilancio capace di soddisfare tutte le richieste che vengono da un Paese provato dalla pandemia e dalle sue conseguenze.
Sappiamo però che questa manovra è parte di un progetto più ampio che deve vedere il Paese impegnato in uno sforzo corale e straordinario per utilizzare al meglio le risorse europee del Programma Next Generation EU e degli altri strumenti europei, insieme a quelle della programmazione comunitaria 2021-2027.
Sarebbe imperdonabile non impiegare tutta la determinazione e la responsabilità che questo momento richiede.
Grazie al lavoro fondamentale svolto nei mesi passati in Europa soprattutto dai nostri rappresentanti al Governo, nella Commissione e nel Parlamento europeo, possiamo disporre di condizioni straordinarie per contrastare la crisi e costruire una nuova stagione di sviluppo che sia sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico.
È questa la sfida del Recovery Plan - digitalizzazione, transizione ecologica, lotta alle disuguaglianze - su cui abbiamo il dovere di accelerare tempi e di costruire un confronto utile con il Parlamento e le forze vive del Paese che ne rafforzi l’impianto e garantisca la massima efficacia.
Per questo appaiono del tutto incomprensibili le polemiche di questi giorni e le tensioni alimentate da una parte della maggioranza che rischiano di distogliere l’attenzione dall’unico vero obiettivo che deve continuare a guidarci in questo momento: lavorare con ogni energia per sconfiggere la pandemia e aiutare il Paese a ripartire con più forza e unità.

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