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Decreto Ristori: In Lombardia risorse a fondo perduto per le attività in sofferenza

Scritto da Chiara Braga.

Chiara Braga Intervento di Chiara Braga.

L’Agenzia delle Entrate ha reso noto i dati sulle prime risorse a fondo perduto assegnate dal Governo a imprese e attività di servizi in sofferenza. Si tratta di contributi stanziati dal Governo con i decreti-legge ‘Ristori’ e ‘Ristori bis’ erogati direttamente dall’Agenzia delle Entrate sui conti correnti dei richiedenti titolari di attività d’impresa e prestatori di servizi che hanno subito perdite negli incassi a causa delle dolorose chiusure imposte per contenere l’ulteriore dilagare del Covid-19.
Una risposta concreta e immediata per tante imprese comasche e della Lombardia che stanno affrontando le dure conseguenze economiche dell’impatto devastante di questa seconda ondata pandemica da Covid-19.
Per la Regione Lombardia questa prima tranche di aiuti ammonta a quasi 155 milioni di euro a favore di più di 32 mila soggetti per un importo medio pro capite di 4.790 euro. In particolare, nella provincia di Como, sono stati distribuiti circa 10 milioni di ero a favore di 1.972 attività richiedenti che in media hanno ricevuto dal Governo circa 5 mila euro.
Fondamentale per il Partito Democratico è stato puntare sulla tempestività nell’accreditare il più velocemente possibile i contributi alle aziende in difficoltà a causa delle attuali restrizioni e chiusure, immediatezza realizzata dal Governo che in soli nove giorni è riuscito a far pervenire le risorse ai richiedenti.
Siamo consapevoli che le risorse messe in campo con i decreti ‘Ristori’ e ‘Ristori bis’ non sono sufficiente a coprire tutta platea delle attività in sofferenza. Per questo il Governo è già al lavoro per considerare un successivo decreto Ristoro ter che avrà la funzione di calibrare meglio gli aiuti attraverso un allargamento dei codici Ateco ad oggi non considerati. E’ inoltre allo studio, così come ha dichiarato lo stesso ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, un ulteriore provvedimento che permetterà di utilizzare un criterio di ristoro diverso dai precedenti che comprenda strumenti più ampi di sostegno ai soggetti danneggiati.
A livello nazionale a ricever i contributi sono stati circa 154 mila bar, pasticcerie, gelaterie e ristoranti per un importo complessivo di 726 milioni di euro e 25 mila operatori dell’ospitalità per 106milioni di euro, ma anche 9 mila operatori del trasporto per 13milioni di euro, oltre 8 mila lavoratori del comparto dell’intrattenimento per 48 milioni di euro.
Le domande sono pervenute da tutte le Regioni italiane e la media pro richiedente è stata di circa 4 mila euro.

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