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Non si è capita la gravità della crisi

Scritto da Dario Franceschini.

Dario FranceschiniIntervento di Dario Franceschini in risposta alle richieste del mondo della cultura.

"Dopo il Dpcm di ieri, che ha comportato la chiusura di tante attivita', tra cui cinema e teatri, ho ricevuto molti appelli del mondo della cultura, ho letto proteste, ho letto articoli, ho ricevuto attacchi. Tutto comprensibile, perche' c'e' una grande preoccupazione, quella del valore simbolico molto negativo della chiusura dei luoghi della cultura come i cinema e i teatri. In particolare in un Paese come l'Italia che ha la cultura al centro della propria essenza e della propria natura. Ma anche la preoccupazione per i danni materiali che potranno ricevere i lavoratori e le imprese del settore, quelli più conosciuti e quelli meno conosciuti soprattutto. Io vorrei rispondere alle osservazioni che ho ricevuto con la stessa franchezza con cui le critiche o le osservazioni sono state rivolte a me: io ho l'impressione che non si sia percepita la gravità della crisi, non si sia percepita quali sono i rischi del contagio in questo momento.
E del resto verrebbe da chiedersi perché quando sono stati chiusi ugualmente i cinema e i teatri in marzo non c'è stata questa ondata di protesta. Forse non si è capito a che punto siamo". Così il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, in un video pubblicato su facebook. Il ministro invita poi a guardare un grafico sull'andamento dei contagi: "La curva da aprile - quando eravamo in lockdown - a oggi è impressionante. Bisognava intervenire subito. Avevamo il dovere di intervenire subito. E prima si interviene con misure più drastiche possibili, più facilmente si blocca quella crisi esponenziale della curva".
"La chiusura delle attività non è stata dettata da una scelta gerarchica. Sarebbe assurdo scegliere così, con una scelta gerarchica di importanza per cui sono più importanti i teatri o le palestre. Tutto un dibattito piuttosto stucchevole a cui ho assistito". Lo ha detto il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, in un video pubblicato su facebook. La chiusura, aggiunge il ministro, "è derivata dalla necessità di ridurre la mobilità delle persone. La motivazione che ha portato a chiudere tutte le attività dopo le 18 è esattamente questa: ridurre la mobilità. E prima si interviene, prima si può cambiare l'andamento della curva".

Video dell’intervento di Franceschini»
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