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Carceri: garantire la direzione in ogni istituto, utilizzare il Recovery Fund per migliorare sanità, strutture e trattamentale, tornare alla sorveglianza dinamica

Scritto da Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli Intervento di Franco Mirabelli svolto in Commissione Giustizia durante l'audizione del Ministro Bonafede nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulle carceri (video).

Non interverrò sulla vicenda che ha riguardato la messa agli arresti domiciliari di alcuni detenuti per brevità ma anche perché credo che se ne sia già discusso molto. Questa sono la Commissione e il ramo delle Camere che ha discusso i due decreti riguardanti le carceri e la giustizia e mi pare che quei decreti abbiano dato dei risultati, che già ha illustrato il Ministro e non mi pare che siano discutibili, per cui mi fermo qui su questo punto.
Mi interessano di più altri aspetti che credo che siano l’obiettivo che si è data questa ricerca sulla condizione carceraria che ha avviato la Commissione Giustizia del Senato.
Faccio, dunque, tre osservazioni.
Innanzitutto, il quadro che ha presentato il Ministro è quello di una serie di azioni - a partire dalle assunzioni e da alcune scelte - che descrivono un percorso che va nella direzione giusta, della rieducazione, del contrastare la recidività, di migliorare la qualità della detenzione ma anche del lavoro all’interno del carcere.
Credo, quindi, che indichi una direzione giusta: si stanno facendo delle proposte giuste e si è incominciato con dei provvedimenti giusti ma è evidente che siamo di fronte a un’impresa non semplice e gli obiettivi che vi siete dati sono condivisibili ma c’è molto da lavorare.
Vorrei capire, quindi, a che punto siamo con il tema delle Direzioni delle carceri.
L’ultima volta che è venuto il Ministro in audizione, avevamo posto la questione di problemi significativi emersi rispetto alle Direzioni: ci sono molti istituti senza direttori o con direttori provvisori. Vorrei, quindi, capire qual è il punto della situazione, sapendo che è stato indetto un nuovo concorso ma anche che se penso all’area di Milano, ad esempio, c’è il carcere di Bollate che ancora non ha il direttore, l’istituto per i minori Beccaria che non ha un direttore stabile da quasi 10 anni e questo è un problema che condiziona in negativo rispetto agli obiettivi su cui il Ministero si è mosso e che condividiamo.
La seconda questione riguarda il fatto che ieri in Commissione Giustizia abbiamo fatto una discussione sul Recovery Plan e l’utilizzo dei fondi e chiedo che il Ministero si attivi perché almeno sull’edilizia carceraria, la questione della sanità con particolare attenzione alla psichiatria e anche l’adeguamento delle strutture per una gestione migliore sia del 41bis che dell’alta sicurezza siano dei temi che vengano sollecitati all’interno dei progetti per il Recovery Fund.
Infine, penso che la pandemia sia stata gestita bene negli istituti di pena italiani. Ora siamo alla fase 2: il Ministro ha detto che riprenderanno i trattamenti interni, l’attività trattamentale e lavorativa. Faccio, quindi, una domanda scomoda ma penso che sia parte integrante per riprendere un percorso positivo di qualità all’interno del carcere. Credo che il tema della sorveglianza dinamica, cioè delle celle aperte, sia un tema da riprendere e volevo capire qual era l’orientamento del Ministro e del DAP.
Questo è un tema serio. In questi mesi si è dovuto per forza sospendere quel provvedimento, viste anche le rivolte che ci sono state, però io penso che sia un provvedimento importante per migliorare la qualità della vita all’interno del carcere e, quindi, su questo vorrei sapere cosa pensano il Ministro e il Direttore del DAP.

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