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11 domande a Regione Lombardia

Scritto da Carlo Borghetti.

Carlo BorghettiUna riflessione di Carlo Borghetti.

A un mese dall’inizio della epidemia, mentre gli ospedali lombardi fanno miracoli...
ECCO LE 11 DOMANDE A CUI LA REGIONE LOMBARDIA NON HA ANCORA RISPOSTO:
(senza polemica, ma in coscienza non possiamo tacere, e vorremmo risposte)
1 - Perchè la Regione, anziché dire che i Sindaci “fanno passerella e foto opportunity”, non fa GIOCO DI SQUADRA e rete con i SINDACI e i presìdi sanitari sul territorio per arginare il contagio?
2 - Perché la Regione evoca MISURE PIÙ RESTRITTIVE e non procede attuandole, con la autonomia di cui già gode, come fatto da Veneto ed Emilia Romagna, dove peraltro stanno morendo molte meno persone?
3 - Perché la Regione non ci dice quante TELEFONATE le ATS ogni giorno fanno (o non fanno...) per mettere in quarantena le migliaia di persone positive che si sono accertate nel frattempo e i loro contatti stretti?
4 - Perché la Regione non ci dice quanto personale dei Dipartimenti di PREVENZIONE è stato aggiunto (o diminuito...) dall’inizio del contagio, visto che quelli sono gli specialisti della prevenzione?
5 - Perché la Regione si ostina ancora a voler mandare pazienti ex-Covid nelle CASE DI RIPOSO lombarde, nonostante le notizie di decine di decessi quotidiani che queste strutture registrano, e non usa gli OSPEDALI SVUOTATI negli anni?
6 - Perché la Regione non COORDINA LA DISTRIBUZIONE di mascherine e protezioni in modo da supportare di più i medici di famiglia, le case di riposo, i centri psico-sociali, i centri diurni e le strutture sociosanitarie dove l’utenza è più vulnerabile?
7 - Perché la Regione non fa PIÙ TAMPONI ai medici di famiglia e agli operatori sanitari di tutti i servizi in modo che possano continuare a svolgere il loro lavoro in sicurezza senza diventare loro stessi vettori del contagio?
8 - Perché la Regione non supporta i MEDICI DI FAMIGLIA mettendoli IN RETE e dotandoli di strumenti telematici per consentire loro di fare la SORVEGLIANZA ATTIVA dei loro assistiti più fragili da remoto?
9 - Perché la Regione dopo aver aspettato 25 giorni a nominare un TECNICO che coordinasse l’emergenza lo dedica solo all’ospedale nella Fiera di Milano?
10 - Perché la Regione, come appurato, non aveva chiesto di poter usare per l’ospedale nella Fiera di Bergamo i MEDICI MILITARI?
11 - Perché a Roma ogni giorno la CONFERENZA STAMPA è fatta solo da due tecnici (Protezione Civile e ISS) e in Lombardia ogni giorno la conferenza stampa è fatta dalla GIUNTA REGIONALE e nessun tecnico?

In Lombardia le risposte ci servono dai tecnici, non dagli assessori regionali. Fare con pressante urgenza queste domande non è polemica: è un contributo alla necessità di rallentare un contagio sempre più cattivo.
Anche perché sono venuti al pettine drammaticamente tutti i nodi e le debolezze della SANITÀ TERRITORIALE di Regione Lombardia che denunciamo da anni... ma ne parleremo dopo, perché questa è l’ora della COLLABORAZIONE e dell’UNITÀ. E la autoreferenzialità e la autocelebrazione regionale lombarda non servono a rallentare l’epidemia. Anzi...

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