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Regione Lombardia con Calre in Europa

Scritto da Carlo Borghetti.

Carlo BorghettiIntervista a Carlo Borghetti di Prima la Martesana.

In un periodo critico per la politica nazionale ed europea, il ruolo della Regione diventa fondamentale per rispondere in maniera rapida ed efficace alle esigenze dei cittadini. Ne abbiamo parlato con il Vicepresidente del Consiglio di Regione Lombardia Carlo Borghetti, il quale ha voluto sottolineare l’importante ruolo che l’istituzione regionale può ricoprire a livello europeo.
Il suo auspicio è che attraverso la Calre (Conferenza delle Assemblee legislative regionali europee) l’Europa possa collaborare con le regioni per tornare ad essere più vicina e attenta alle vere esigenze dei territori.
Successivamente il Vicepresidente Borghetti ha approfondito alcuni dei temi più caldi della cronaca lombarda.
L’attualità degli ultimi giorni ci porta prepotentemente sul tema del Coronavirus, che vede nella regione Lombardia un focolaio importante…
Sono giorni difficili… siamo di fronte a una triplice emergenza: sanitaria, economica e direi anche comunicativa. Solo affrontando tutti e tre gli aspetti potremo dire -come io confido- di avere vinto questa situazione di crisi. Per l’emergenza sanitaria è necessario che i protocolli e le istruzioni siano uguali a tutti i livelli, dai sanitari ai cittadini, sapendo che i primi da tutelare e sostenere sono i sanitari, che si occupano dei casi più difficili(per fortuna minoritari); per l’emergenza economica è necessario che Governo e Regioni assumano al più presto provvedimenti di sostegno robusti e di lungo periodo; per l’emergenza comunicativa è necessario che nessuno si affidi al “fai da te informativo”: media e istituzioni devono mandare gli stessi messaggi, univoci e chiari, fedeli alle disposizioni dell’Autorità nazionale preposta. E la politica rimandi le polemiche a dopo la crisi: ci sono stati errori e mancanze in questi giorni, ne stiamo tenendo conto, e dobbiamo correggere gli errori, ma ne riparleremo “politicamente” una volta sconfitto il Coronavirus.
La Lombardia, è uno dei territori più coinvolti dalla vicenda Airitaly. Come la giudica? Quali azioni possono far fronte alla crisi?
Appurato che purtroppo non sarà possibile salvare la società, bisogna intervenire sulla tutela dei lavoratori. Si chiede alla Regione di sollecitare il governo per mettere in campo tutti gli ammortizzatori sociali che la legislazione italiana può offrire. La vera domanda però va posta sul servizio di trasporto pubblico aereo complessivo. È un settore a cui deve essere dedicata più attenzione: non si può andare avanti con aziende che aprono e dopo pochissimo chiudono, con ricadute pesanti soprattutto sui lavoratori e le loro famiglie.
Crisi La Nostra Famiglia, lei insieme ad altri consiglieri del Pd siete scesi in prima linea a tutela dell’Associazione. Quali proposte intendete portare avanti?
La vicenda de La Nostra Famiglia si inserisce in una crisi contrattuale che riguarda tutta la struttura sanitaria e sociosanitaria privata, per un rinnovo del contratto collettivo nazionale che manca da quasi 15 anni. La Nostra Famiglia in Lombardia è un’eccellenza, quindi è necessario tutelarla. Ciò che immaginiamo è una mediazione: cambiare la tipologia del“contratto sanità privata” per i neoassunti, mantenendo invece le condizioni del vigente contratto per i dipendenti attuali. Questa decisione permetterebbe di andare incontro sia alle esigenze dell’ente che a quelle dei lavoratori, per arrivare, col tempo, ad un completo rinnovamento dei contratti.
Ambiente: il 2020 non si è aperto nel migliore dei modi per Regione Lombardia, che ha dovuto subito far fronte a una nuova emergenza smog …
C’è un cambiamento climatico in corso che ha ridotto drasticamente le precipitazioni. Sappiamo inoltre di avere una situazione geografica sfortunata, nella pianura padana, che non permette il ricambio ottimale dell’aria. Proprio perché sono cose che “si sanno”, però, Regione Lombardia avrebbe dovuto muoversi prima. Soltanto nei mesi scorsi, dopo che lo abbiamo chiesto per anni, sono stati incentivati gli acquisti di auto meno inquinanti, ad esempio. Servono, però, politiche lungimiranti, anche attraverso agevolazioni fiscali e burocratiche, per cambiare gli impianti di riscaldamento domestici e industriali, tra i principali fattori di inquinamento dell’aria.
Approvato recentemente in Regione il nuovo “Piano verso l’economia Circolare”, riguardo le norme in materia di gestione dei rifiuti. Come giudica questo provvedimento?
Consideriamo gli impianti di smaltimento rifiuti e in particolare i termovalorizzatori una componente importante su cui lavorare. Anche qui, però, ci sarebbe voluto più coraggio. In un piano “verso” l’economia circolare, dovrebbero venire esplicitati in maniera chiara e concreta le priorità, i tempie le risorse da mettere in campo per raggiungere gli obiettivi, altrimenti il piano resta debole. E Bisogna agire non solo sullo smaltimento del rifiuto, ma anche sulla sua produzione. Se non provvediamo a diminuire la produzione di rifiuti, non vinceremo mai la battaglia per un migliore smaltimento.
E’ stato promotore dell’Istituzione del premio regionale “Lombardia è musica”. Qual è l’obiettivo di questo premio?
Nasce come uno strumento per premiare il merito ed incentivare gli studenti ad intraprendere gli studi musicali. Per Regione Lombardia comporterà un impegno davvero minimo, sui 25 mila euro del bilancio regionale, ma è un segno di attenzione importante per la musica e la cultura. Una commissione composta da personalità esperte premierà ogni anno gli studenti e i musicisti più meritevoli, che effettueranno concerti in tutta la Regione. Con questo provvedimento vogliamo dare la possibilità soprattutto ai giovani musicisti di farsi conoscere e creare un contatto più diretto con il territorio regionale.

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