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Crisi climatica: basta ambiguità dal Governo

Scritto da Chiara Braga.

Articolo di Chiara Braga.

Si è tenuta in Parlamento questa settimana l’informativa urgente del Governo in merito agli eventi calamitosi avvenuti in Emilia Romagna. Durante il dibattito alla Camera abbiamo ribadito la nostra vicinanza alle vittime, alle loro famiglie, alla popolazione di Emilia Romagna, Marche e Toscana, colpite così pesantemente dalle alluvioni di questi giorni.
Come Partito Democratico ci vogliamo relazionare con il massimo di responsabilità con il Governo e le altre forze parlamentari. Tutti siamo chiamati a una reazione di responsabilità. E’ fondamentale riuscire a far sentire la vicinanza dello Stato, delle Istituzioni ai cittadini, agli amministratori, a quanti sono impegnati in prima linea nel fronteggiare un evento che di eccezionale gravità, che ha sconvolto un territorio e le sue comunità.
Il decreto legge varato da Governo è una prima risposta. Si tratta di misure che prevedono uno stanziamento di 2 miliardi di euro e il rifinanziamento di 200 milioni del Fondo emergenza nazionale. Ma sappiamo anche che ciò non sarà sufficiente. Bisogna utilizzare al meglio tutte le risorse disponibili, a partire da quelle del PNRR. Anche l’Europa, con la visita importante della Presidente Von der Leyen, è pronta a sostenere questo sforzo con risorse del Fondo di solidarietà europea.
Lavoreremo su questo decreto, ci impegneremo in Parlamento per corrispondere alla richiesta di aiuto e vicinanza dei territori. E’ essenziale pensare e costruire insieme le risposte dell’emergenza e della ricostruzione. L’Emilia Romagna ha già dato prova di saperlo fare, l’esperienza del sisma del 2012 lo dimostra. Serve continuità, conoscenza, operatività immediata. Siamo fiduciosi che anche nell’individuazione del Commissario per la ricostruzione, al di là delle polemiche di queste ore, prevalga la consapevolezza della rete istituzionale virtuosa, già presente sul territorio, che ha ben funzionato dopo il terribile sisma del 2012. Un’esperienza che ha dimostrato l’importanza di saper costruire un’alleanza che valorizzi la filiera istituzionale del territorio, fondamentale per ricostruire, le città, le strade, le infrastrutture, ma anche per ripristinare quel senso di coesione sociale e di idea di futuro: una visione unitaria dell’emergenza e della ricostruzione. Per questo la scelta non può che ricadere sul Presidente Bonaccini, perché solo così si può garantire un sostegno rapido e immediato ai territori, agli amministratori, alle forze economiche e sociali che hanno fatto questa richiesta alla Presidente del Consiglio.
Al Governo abbiamo però anche detto che è indispensabile sgombrare il campo da ogni ambiguità, riconoscendo che quello accaduto nelle scorse settimane è il frutto di una crisi climatica che deve essere affrontata con determinazione e urgenza. Occorre fare chiarezza su posizioni inaccettabili, che ancora in questi giorni abbiamo sentito nelle fila della destra, di chi nega l’emergenza climatica e cerca di scaricare su altre cause la drammaticità e l’eccezionalità di quello che è avvenuto.
Serve continuare nell’opera di messa in sicurezza del territorio. L’Emilia Romagna lo ha fatto con scelte coraggiose in tema di consumo di suolo. Ciò deve diventare una priorità anche per il Governo nazionale. Serve approvare rapidamente un Piano nazionale di adattamento al cambiamento climatico, il Piano nazionale integrato sull’energia e clima, una legge nazionale sul consumo di suolo, un provvedimento che una parte di questa maggioranza ha tenuto bloccato ben due legislature.
La lotta alla crisi climatica è una questione di sicurezza nazionale perché minaccia comunità, vite, imprese. È tutto sotto i nostri occhi, già oggi. Non c’è più tempo, occorre agire subito e con spirito di unità e di responsabilità.

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