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Non sono un'aliena

Scritto da Elly Schlein.

Intervista dell'Espresso a Elly Schlein: "Non sono un'aliena" (file PDF)»

Intervista di Avvenire a Elly Schlein: "Non voglio una resa dei conti. Costruiamo un PD per i poveri e la Terra" (file PDF)»

"Dobbiamo decidere che identità dare al Pd". È quanto ha detto la candidata alla segreteria del Pd, Elly Schlein, in un'intervista ad 'Avvenire' sottolineando che la sua visione per il partito ruota attorno ai concetti di "giustizia sociale, clima, lavoro". Schlein punta a costruire "un partito aperto, inclusivo. Che allarga la partecipazione anche con nuovi strumenti. Empatico, che si mette a disposizione della società".Per Schlein il Pd deve avere "una identità chiara e coerente su una visione di futuro che tenga insieme il contrasto a ogni forma di disuguaglianza, la giustizia sociale, il tema del clima e di come affrontiamo la conversione ecologica e il tema del lavoro di qualità. Perché nell’intrecciarsi di queste tre grandi sfide, la politica è rimasta indietro e non vede quanto siano connesse. Sono andati avanti il pensiero di elaborazione culturale, accademica e anche religiosa - spiega - . L’enciclica Laudato si’ tiene insieme il grido di dolore della terra e il grido di dolore dei poveri e cen-tra una nuova frontiera, dove la politica non si è ancora fatta trovare. Anche il Pd deve dire la sua. Questo è l’obiettivo". 
Schlein ha proposto il voto online come "complementare" a quello nei gazebo. "Il Pd ha già provato questo sistema per le primarie dei candidati sindaco di Roma, Bologna e Torino - dice - e ha poco a che fare con il sistema adottato da altri partiti e movimenti, perché è un sistema sicuro, attraverso l’iden-tificazione certa, con lo Spid, non replicabile e che non per-mette né di risalire al voto espresso né di modificarlo. Poi io penso a chi lavora la domenica, a chi ha problemi di mobilità come anziani o disabili, a chi vive all’estero, magari non vicino ai seggi che saranno organizzati. Noi abbiamo una destra ossessionata dall’immigrazione, che nemmeno vede quanti nostri giovani si sono trasferiti all’estero, perché da noi il salario è troppo basso, ed è una platea a cui vorremmo rivolgerci. 
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