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Il futuro della mobilità passa da Milano con il Maas

Scritto da Arianna Censi.

Articolo di Arianna Censi pubblicato su Cooperazione & Solidarietà.

Il futuro della mobilità a volte passa anche da acronimi strani che alla maggior parte delle persone dicono poco, come il Maas.
Ma se si supera il nome complicato, si può arrivare a comprendere che si tratta di una vera rivoluzione nei trasporti.
Innanzitutto, Maas, nome utilizzato in tutta Europa, è l’acronimo di Mobility As A Service, ovvero Mobilità come Servizio, che al concetto di proprietà personale del mezzo, sostituisce il concetto di mobilità condivisa, intesa come servizio di cui usufruire a seconda delle necessità.
L’obiettivo è quello di realizzare una piattaforma digitale capace di integrare in un solo sistema i mezzi di trasporto disponibili, dall’autobus al car sharing, dai treni ai taxi, dagli aerei ai monopattini, per fare in modo che chi deve intraprendere un viaggio posso confrontare e scegliere l’opzione migliore.
Sarà così possibile avere informazioni sui diversi servizi, programmare e prenotare viaggi anche con mezzi diversi e pagare tutto in una sola volta, attraverso un sistema che sarà in grado di rispondere in modo personalizzato a tutte le esigenze di mobilità.
L’obiettivo è facilitare, attraverso servizi digitali, l’accesso alle modalità di trasporto anche per le fasce più deboli della popolazione, garantendo una maggiore sostenibilità degli spostamenti e anche convenienza.
Un sistema che permette di scegliere il trasporto migliore o comunque più consono alle necessità di chi lo utilizza, consente di muoversi senza usare l’auto privata, portando di conseguenza al decongestionamento del traffico e al miglioramento dell’inquinamento atmosferico. Tutto ciò è perfettamente in linea con gli obiettivi della nostra amministrazione: avere una mobilità sostenibile, integrata e accessibile, tesa al miglioramento della qualità della vita dei cittadini.
Per questa finanziare questo progetto sono in arrivo a Milano, che è stata selezionata insieme ad altre tre città italiane, 2,5 milioni di euro. E a partite dall’anno prossimo, comincerà la sperimentazione. Il futuro della mobilità sta arrivando a Milano.

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