Milano

A Milano 100mila in corteo per il 25 Aprile. Sala: "Mattarella ha ristabilito la storia per noi. Meloni dica che è antifascista"

A Milano 100mila in corteo per il 25 Aprile. Sala: "Mattarella ha ristabilito la storia per noi. Meloni dica che è antifascista"
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Da corso Venezia a piazza Duomo la città Medaglia d'oro della Resistenza si ritrova in piazza. Schlein in corteo con il fazzoletto rosso al collo. Nessuna contestazione questa volta alla Brigata Ebraica
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Da corso Venezia - sulle note di Bella Ciao - fino in piazza Duomo: sono 100mila secondo l'Anpi i presenti al tradizionale corteo nazionale del 25 Aprile che, dopo aver attraversato il centro cittadino, si concluderà con gli interventi istituzionali. In testa al corteo, tra gli altri, i vertici dell'Aned e dell'Anpi con il presidente nazionale Gianfranco Pagliarulo e quello di Milano Roberto Cenati, il sindaco Beppe Sala (accanto a lui la compagna Chiara Bazoli con un garofano rosso in mano) e il segretario della Cisl Luigi Sbarra. Subito dopo le bandiere della Uil e della Cgil, Azione e +Europa, esponenti di Italia Viva, una delegazione del Movimento 5 Stelle Lombardia e il Pd con lo striscione 'Nata dalla Resistenza'.

 

 

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A seguire la maxi bandiera arcobaleno della pace Unione popolare e Rifondazione Comunista con lo striscione 'Fuori la guerra della storia'. Il camioncino con cui sfilano i due partiti è tappezzato da manifesti con il volto del presidente del Senato e la scritta 'La Russa dimettiti!' e l'invito a firmare una petizione per le parole sui fatto di Via Rasella. Alla manifestazione anche i Carc con cartelli contro il Pd e la Nato ('DePdfichiamo il 25 Aprile per una nuova liberazionè e 'Fuori la Nato dalla storia') e lo striscione anarchico 'Disertor* delle vostre guerre'.

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Il sindaco Sala: "Il sogno delle destre estreme è tornare indietro"

"Certe cose se si sentono bisogna dirle ad alta voce, mettendoci la faccia. Meloni in alcune occasioni pubblicamente ha mostrato una faccia decisa, ha urlato certe parole e certi slogan e quello che dovrebbe fare è mettere la faccia e dire con chiarezza e in maniera definitiva: 'siamo antifascisti'", ha detto Sala prima della partenza del corteo.  "Però se sono così io credo sia anche inutile continuare con questo balletto. L'importante è che noi lo sentiamo e spero che Milano continui a sentire questo spirito - ha concluso -. Andiamo avanti e per noi quella della Liberazione è una festa".

Poi, dal palco, ha detto tra gli applausi: "L'altro giorno ho visto un grande uomo camminare sui sentieri infami di Auschwitz,  ho visto il suo sguardo duro e commosso e le sue parole, era Sergio Mattarella.  Questo grande padre per noi ha ristabilito la storia". "Dobbiamo fare memoria perché lo vediamo bene cosa succede a non vigilare - ha aggiunto -,  lo abbiamo visto a Capitol Hill e Brasilia e a Bucha, prende corpo un orrore che dice, basta con i diritti civili e politici, basta con la scienza, con l'amore. Questo in poche parole è il sogno delle destre estreme, basta con il progresso, guardiamo indietro e ne approfittiamo per riscrivere la storia". "Noi che siamo in questa piazza lo sappiamo bene cosa ha in mente chi fomenta l'odio e la violenza e noi tutti a questo autoritarismo diciamo ancora una volta no", ha concluso.

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Elly Schlein al corteo di Milano: "Proiettare nel futuro la memoria e il sacrificio"

E' arrivata tra gli applausi e con un fazzoletto rosso al collo la segretaria del Pd Elly Schlein accompagnata da Pierfrancesco Majorino. "È un giorno in cui chi fa politica credo debba anche non solo onorare quella memoria e quel sacrificio, ma anche proiettarlo nel presente per il futuro", ha detto dal palco. "La paura di futuro oggi assume vesti nuove e chiama noi nelle istituzioni, in politica, nel paese a un impegno quotidiano per realizzare pienamente quei valori e quei principi costituzionali che ancora, purtroppo, non sono pienamente attuati. Ci concentreremo ogni giorno, non soltanto in questa bella festa di liberazione, ma ogni giorno per portare avanti la battaglia per il diritto alla salute delle persone, per il diritto allo studio di tutti i bambini in questo paese, per il diritto al lavoro dignitoso e di qualità".

Un impegno "quotidiano per contrastare le diseguaglianze per realizzare pienamente quei principi costituzionali per cui qualcuno ha dato la vita" aggiunge Schlein che parla di una "Bella manifestazione molto partecipata qui a Milano. La festa della Liberazione è il giorno in cui dobbiamo onorare la memoria dei tanti che hanno sacrificato la loro vita per poter costruire la nostra libertà, per poter dar vita grazie alla resistenza antifascista a quella che oggi è la nostra Repubblica, un giorno in cui dobbiamo solo ricordare e non dare per scontato la Costituzione con i suoi principi e i suoi valori di libertà".

Alla manifestazione tanti i politici presenti da Simona Malpezzi, Emanuele Fiano del Pd, a Benedetto Della Vedova di +Europa, a Ivan Scalfarotto di Italia Viva, da Gennaro Migliore all'ex ministro Roberto Speranza di Articolo 1, al coordinatore regionale dei 5stelle Dario Violi. Presente anche l'ex M5S Dino Giarrusso, passato (non senza polemiche) al Pd. "Antifascismo è una parola bellissima e Meloni dovrebbe sentirla sua": ha detto l'ex presidente della Camera Laura Boldrini. Inoltre  invece di andare "a rendere onore a Jan Palach", Ignazio la Russa "la seconda carica dello Stato - ha aggiunto - oggi dovrebbe stare nel suo Paese a rendere omaggio "cosa che non ha fatto. E' scappato via" ha concluso.

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Il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni è arrivato al corteo con indosso una t-shirt con una famosa frase di Pietro Calamandrei: "Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati".

"Ancora sentiamo dire che il fascismo ha fatto cose meritevoli: no, non ha fatto cose meritevoli. È stato persecuzione e supremazia razziale. Le abominevoli leggi anti ebraiche del 1938 non sono state un episodio isolato ma la diretta conseguenza dell'ideologia perversa del fascismo". Lo ha detto Roberto Cenati, presidente dell'Anpi provinciale di Milano, durante il suo discorso dal palco. "La morte rende tutti uguali, ma i repubblichini di Salò hanno collaborato con i nazisti nella denuncia e nella cattura di partigiani, ebrei e lavoratori" ha concluso Cenati.

Noemi Di Segni al corteo di Milano: "La Liberazione riguarda tutti"

"Per me è molto importate essere qui a Milano alla manifestazione nazionale. Noi siamo parte di questa storia milanese ma anche di tutta l'Italia liberata con gli sforzi della Resistenza, dei partigiani, anche di quelli ebrei della Brigata ebraica". Lo dice la presidente dell'Unione delle Comunità ebraiche italiane Noemi Di Segni per la prima volta a Milano per il 25 Aprile. "È un dovere essere a Milano e ribadire da che cosa siamo stati liberati, cioè dal nazi fascismo, non può essere una festa che riguarda solo una parte degli italiani - ha aggiunto -,  ma deve essere un riconoscimento che vale per tutti questa liberazione".

Corteo Milano, nessuna contestazione alla Brigata Ebraica

Non c'è stata alcuna contestazione all'altezza di piazza San Babila al passaggio della Brigata ebraica al corteo del 25 aprile di Milano. Scortati dai City Angels sono transitati senza problemi nello snodo in cui storicamente si posizionavo i contestatatori legati ad associazioni arabe o pro Palestina.

In mattinata il sindaco, a margine della deposizione delle corone che celebrano la città come Medaglia d'oro della Resistenza, ha detto: "Qualcuno non sente il 25 Aprile, bisogna anche farsene una ragione, le polemiche ci sono sempre state e ci saranno, personalmente non è che è mi interessino più di tanto. A me interessa quello che sente Milano e sono convinto che la città sia profondamente antifascista". E ha aggiunto: "Come tutti gli anni ci sono polemiche, secondo me la facciamo più difficile di quello che è, qualcuno lo sente e altri non lo sentono - ha concluso - Siamo sempre qua, per cui credo che sia una questione destinata a trascinarsi e a essere sempre così. Per quello che sento io, questa giornata e quella di Sant'Ambrogio sono le due giornate che più sento ogni anno e che più mi commuovono".

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Il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha partecipato alle celebrazioni nella sua città, Varese. E ha commentato sui social: "Il 25 Aprile è una giornata di festa per tutti gli italiani, una giornata di unità. Oggi ho partecipato, come ogni anno, alle celebrazioni che si sono svolte a Varese. Abbiamo condiviso tutti insieme questo grande momento di gioia. Buon 25 Aprile!".