No all’indifferenza verso le mafie
“Diffidate di chi parla di voi ma non parla con voi e sappiate distinguere tra i seduttori che usano le parole per convincervi e gli educatori che vogliono rendervi persone libere”, dice ancora rivolgendosi ai tanti presenti. All’evento, con la sua testimonianza, anche Alfredo Borrelli, figlio del carabiniere Francesco Borrelli ucciso dalla ‘Ndrangheta a Cutro, in Calabria, nel gennaio del 1982. “L’80% dei familiari delle vittime di mafie in Italia non conosce ancora la verità e senza verità non si può costruire giustizia”, conclude Don Ciotti dando appuntamento ai ragazzi al 21 marzo 2024, quando la Giornata della memoria e dell’impegno in ricorda delle vittime innocenti delle mafie si terrà a Roma.