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Davanti a noi sfide inedite

Scritto da David Sassoli.

David Sassoli "Siamo ancora dentro l'emergenza-Covid, inutile illudersi. Si tratta quindi di assumere tutte le precauzioni necessarie per tutelare la salute propria e altrui, mentre i Paesi europei devono imbastire e dar corso, al piu' presto, a una solida risposta alla pandemia in ambito sanitario, economico e sociale". Intervistato dall'agenzia Sir, il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, riflette sul difficile momento che l'Europa sta attraversando, per poi illustrare le diverse risposte che l'Ue ha messo a punto e le altre che stanno maturando in questi mesi. Le conclusioni cui e' giunto il Consiglio europeo di meta' luglio secondo Sassoli "sono molto positive: nessuno ha abbandonato il tavolo, nessuno e' uscito scontento. Certo, ci sono state divergenze e frizioni, ma alla fine si e' compreso il messaggio essenziale: nessuno se la cava da solo. Ci sono un piano finanziario ambizioso e un bilancio pluriennale ancora da definire che il Parlamento vuole discutere perche' sia all'altezza della ricostruzione economica".

I fondi europei "saranno indirizzati verso progetti presentati dagli Stati membri: teniamo presente che più di un quarto dei finanziamenti - pari a 209 miliardi - sara' riservato all'Italia, in quanto Paese più colpito dalla pandemia". Aggiunge il presidente del Parlamento europeo David Sassoli: "Occorre orientare le nostre scelte verso nuovi modelli di sostenibilita' ambientale, sociale ed economica. Abbiamo di fronte sfide inedite, che certo non iniziano ne' finiscono con il Covid. I Paesi che fanno parte dell'Unione europea hanno la possibilita' di sentirsi parte di un unico e grande disegno che ha come elemento determinante la solidarietà'". Secondo Sassoli, "questo e' un tempo favorevole anche per ripensare il nostro modello sociale. Al centro dei progetti e della politica, direi al cuore della nostra democrazia, devono tornare due concetti basilari: la persona e la comunita', con i loro diritti, i loro bisogni. In questo- conclude Sassoli- torniamo alle origini del processo di integrazione europea, rivolgendo al contempo il nostro sguardo al futuro".