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Abitare ai tempi del coronavirus

Scritto da La Repubblica.

MilanoLa casa in cui viviamo era adeguata al lockdown totale per il coronavirus? Come abbiamo vissuto le relazioni con i vicini di casa? Come cambia la qualità abitativa fra le famiglie nelle diverse aree urbane? Il dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale dell'Università degli Studi Milano Bicocca e la rete Milano 2035 - Coalizione per l'abitare giovanile lanciano un'indagine con un questionario online , "L'abitare ai tempi dei Covid19", per studiare l'esperienza abitativa durante il periodo di quarantena nella città metropolitana di Milano con domande sulle caratteristiche delle famiglie e degli alloggi, sui servizi presenti nei quartieri, sulle attività quotidiane e sulle relazioni di vicinato.
Milioni di persone, in questi due mesi, sono rimaste in casa, e tra le mura domestiche hanno dovuto cambiare il ritmo delle loro giornate, con convivenze familiari mai così strette e prolungate e con la necessità di concentrare negli spazi anche le funzioni dello smart working, per molti. "Questa situazione senza precedenti offre l'occasione di guardare le nostre case da una prospettiva diversa, costringendoci a ripensare e riorganizzare gli spazi e le relazioni all'interno e anche all'esterno dell'abitazione. All'inizio dell'emergenza l'attenzione è stata focalizzata sull'importanza di restare a casa, oggi appare sempre più evidente la necessità di avviare una riflessione più approfondita sulla condizione abitativa di chi è rimasto in casa a partire da una serie di interrogativi", spiegano gli ideatori dell'indagine.
Il questionario online, della durata di circa 10 minuti, raccoglie dati in forma anonima e per i soli fini di ricerca sociale. L'indagine consentirà di approfondire il ruolo della casa nella società post-coronavirus, fornendo spunti per lo sviluppo di programmi e politiche future.
Fonte: La Repubblica