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Una Cop27 poco ambiziosa

Scritto da Patrizia Toia.

Articolo di Patrizia Toia.

Si è chiusa ieri, dopo ore di rinvii dei negoziati, la Cop27 di Sharm el Sheikh. SI sono alla fine ribaditi gli impegni di Glasgow (e non era così scontato), infatti documento finale vi è l'impegno al mantenimento della temperatura entro gli 1,5 gradi dai livelli preindustriale, ma manca un impegno preciso sulla riduzione o l'eliminazione dell'uso dei combustibili fossili, come alcuni paesi più avanzati avevano chiesto.
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Servono linee guida e risorse dell’UE per costruire l’Europa della Salute

Scritto da Carlo Borghetti.

“Si è concluso il lavoro del Gruppo CALRE sulle disuguaglianze sanitarie che ho condotto in questi quattro anni con la convinzione che per combattere queste disuguaglianze bisogna rafforzare i servizi sanitari territoriali sia nelle aree rurali e montane che nelle città. Età, genere, istruzione e luogo sono i quattro fattori individuati dal gruppo di lavoro che creano le differenze sulla presa in carico dei pazienti. I giovani e le donne trovano meno servizi rispettivamente degli anziani e degli uomini, chi è più istruito si cura di più e ha maggiori capacità di scegliere stili di vita sani, chi vive in città ha una grande quantità di servizi”.
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Salviamo il Parco Agricolo Sud Milano

Scritto da Repubblica.

Articolo pubblicato da Repubblica.

"Salviamo il Parco Agricolo Sud Milano". Lo striscione, esposto davanti alla sede di Regione Lombardia, ha unito i 43 sindaci dei Comuni di Città Metropolitana, i lavoratori del Parco Sud, le associazioni come Legambiente Lombardia, Italia Nostra, Wwf, Greenpeace, che si stanno battendo da settimane contro il progetto di legge del centrodestra che se approvato dalla giunta regionale (la discussione è fissata per il prossimo 1 dicembre) consentirebbe a Regione Lombardia di modificare la governance del Parco anche potendo nominare direttamente il presidente.
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Le premesse sulla Legge di Bilancio non sono confortanti

Scritto da Franco Mirabelli.

Intervento in tv a 7Gold di Franco Mirabelli.

Vedremo come sarà la manovra, ne discuteremo ma mi pare che le premesse non siano confortanti.
Il caro-bollette è un problema che non nasce adesso ma mia pare che il Governo non farà altro che rifinanziare le misure già prese dal Governo precedente.
Il Documento di programmazione economica votato qualche settimana fa lascia intendere cose preoccupanti: c’è un’ipotesi concreta di tagliare i fondi per la sanità e per l’istruzione; mentre non mi pare che ci sia nulla sul grande tema del potere di acquisto dei salari.