Chiediamo che ci siano tempi certi per i processi
Non so come andrà il Consiglio dei Ministri. Non so se sarà messa all’ordine del giorno la discussione sulla Giustizia, come noi stiamo chiedendo.
La nostra posizione in materia è chiarissima: bisogna mettere mano alla riforma Bonafede per fare in modo che comunque ci siano tempi certi per i processi. Abbiamo fatto proposte, ne faremo altre anche per mettere in campo misure per accelerare i processi, e su questo c’è l’accordo nella maggioranza, ma anche una volta accelerati i processi bisogna dare ai cittadini la certezza di un processo giusto e di un processo che abbia dei tempi certi e che arrivi ad una fine. Questo vale sia per gli imputati che per le vittime, che hanno diritto ad avere una sentenza.
Il PD è molto determinato ad affrontare questa questione e a risolverla.
Il tema, quindi, non è il rinvio dell’entrata in vigore del blocco della prescrizione.
Sul cosa si fa e come si evita che sparisca la prescrizione dopo il primo grado di giudizio come previsto da una norma del Decreto Spazza-Corrotti non siamo d’accordo e metteremo in campo ogni iniziativa possibile per correggerla.
Il nostro intento è quello di costruire nella maggioranza una soluzione che raccolga l’esigenza di non avere processi che rischiano di non avere mai una fine.
Noi non abbiamo votato il Decreto Spazza-Corrotti, siamo stati contrari a quella riforma che era del Governo precedente e continuiamo ad essere contrari all’idea che non ci sia una fine ai processi: ai cittadini bisogna dare garanzie; troviamo un modo, ci sono diverse possibilità e sono state fatte diverse proposte, tra cui il pensare a delle fasi processuali che però devono avere tutte un termine; si è discusso di prescrizione del processo e non del reato. Stiamo, quindi, discutendo.
È un problema non solo del PD ma di tutto il Governo e della maggioranza. Noi pensiamo che dentro la maggioranza bisogna risolvere questa questione.
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