A Milano il Museo nazionale della Resistenza

L'annuncio del ministro Dario Franceschini e del sindaco Giuseppe Sala chiude le polemiche sulla sede del Museo della Resistenza, che in un primo momento doveva essere realizzato nella Casa della Memoria di Milano, luogo considerato troppo piccolo per un progetto di tale importanza, visto anche che Milano è città medaglia d'oro della Resistenza.
Per questo Anpi, insieme ad altre associazioni, aveva inviato nei mesi scorsi una lettera al ministero dei Beni culturali, con la senatrice a vita Liliana Segre come prima firmataria, per chiedere che venisse trovata una sede adeguata per il museo.
Per questo Anpi, insieme ad altre associazioni, aveva inviato nei mesi scorsi una lettera al ministero dei Beni culturali, con la senatrice a vita Liliana Segre come prima firmataria, per chiedere che venisse trovata una sede adeguata per il museo.
"Eravamo consapevoli che il progetto come era stato pensato non andava bene. - ha detto il sindaco Sala -. Questo museo sarà un progetto di prestigio per Milano e importante per il Paese".
Lo spazio che ospiterà il Museo della Resistenza sarà di 2.500 metri quadrati, il sindaco non ha dettato ancora i tempi della realizzazione. "Ho avvertito l'architetto Jacques Herzog di questa decisione stamattina e ovviamente era entusiasta, così come Liliana Segre - ha aggiunto Sala -. Ringraziamo il governo per questo intervento. Di fronte al prestigio di questo museo però nessuno si tirerà indietro, i fondi basteranno crediamo per costruire" la struttura "e i contenuti del museo. Si tratta però di trovare le formule per velocizzare e procedere in modo spedito".
Il ministro Franceschini ha poi spiegato che ci sarà il "pieno coinvolgimento" nel progetto dell'Istituto Parri, dell'Anpi e "abbiamo parlato con il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che ha dato il suo interesse e tutto sarà sotto forma di fondazione, una forma partecipativa e aperta". Il nuovo Museo nazionale della Resistenza è "una cosa di cui il Paese ha assoluto bisogno. Ci sono tanti luoghi importanti che ricordano la Resistenza in giro per il Paese, ma mancava un museo nazionale" - Ha spiegato il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini - "In un momento come questo è giusto che ci sia un segnale forte, cioè quello di regalare al Paese, a Milano, questo museo. - ha aggiunto - E’ un passaggio che ha la sua importanza straordinaria e spero trovi un consenso generale". Poi Franceschini ha parlato di un ricordo personale: "Sono figlio di un giovane partigiano bianco e mi sono sempre portato dietro la paura che quel ricordo si smarrisca. - ha concluso - E’ quindi importante avere un luogo che ricorderà ai giovani cosa hanno fatto i nostri padri, sacrificando tutta la loro giovinezza per la libertà e per la democrazia".
“La nascita del museo nazionale della Resistenza a Milano, grazie alla collaborazione della città con il governo che ha stanziato altri 15 milioni di euro, è una bella notizia e un segnale fondamentale in un'epoca di negazionismo e revisionismo. Sulla Resistenza sono fondate la nostra democrazia e la nostra Repubblica, i valori per cui in tanti hanno combattuto e perso la vita sono nella nostra Costituzione. Non dimenticare e trasmettere è ciò che dobbiamo al futuro. Grazie al ministro Franceschini e al sindaco Sala". Ha commentato il senatore milanese Franco Mirabelli, vicepresidente dei senatori del Pd.