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L'Italia indichi un nome forte per la Commissione Europea

Scritto da David Sassoli.

David Sassoli La neo presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, potrebbe chiedere al premier Conte, "la valutazione del governo sulla sua nomina, visto che la maggioranza si è divisa a Bruxelles al momento del voto. Inoltre chiedere di partecipare, dando un nome, per il collegio dei commissari. L'Italia ancora non si è espressa".
Lo dice, in una intervista al Messaggero, il presidente del Parlamento Ue, David Sassoli.
"Conte - spiega Sassoli - ha dato ripetuti segnali di apertura, anche ieri l'altro parlando ai nostri ambasciatori. Ora c'è la possibilità anche per i paesi che, come il nostro, si sono divisi, di rientrare nel gioco europeo. La Commissione è organo esecutivo dell'Unione e per questo è molto importante".
"C'è stata un'Europa che si è divisa al momento del voto - ricorda Sassoli sulla nomina di Von der Leyen -. Alle elezioni i nazionalisti promettevano di dividere l'Europa e invece gli europeisti hanno spaccato i loro governi. Ma ora c'è la possibilità per tutti di rientrare. Se non stai nel gioco europeo sei marginalizzato. Questo lo hanno capito tutti". "Non conosciamo le intenzioni del governo sul commissario - aggiunge -. E' vero che c'è tempo sino al 26 agosto, ma molti governi hanno già indicato i commissari e probabilmente più tardi si arriva e più si rischia di essere in affanno nella trattativa sul portafoglio".
Intervista del Messaggero (file PDF)».